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MotoGP, GP San Marino 2019: Valentino Rossi, uno smacco doloroso davanti alla propria gente. Lontanissimo dai compagni di marca, podio irraggiungibile

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Valentino Rossi confidava in un Gran Premio di San Marino 2019 della MotoGP decisamente diverso, e non solamente perché correva in casa davanti a decine di migliaia di tifosi. Il “Dottore” voleva una reazione, sua e della moto, soprattutto in una gara nella quale sapeva che le altre Yamaha avrebbero fatto bene. Il quarto posto finale a 12.660 secondi da Marc Marquez è un risultato non certo scintillante, contando che ha chiuso alle spalle sia di Fabio Quartararo (team Petronas) sia del suo compagno di scuderia Maverick Viñales, superando solo nelle battute finali il quarto del gruppo di Iwata, Franco Morbidelli (team Petronas).

Anche a livello di classifica generale la situazione non è certo rosea. Il pilota di Tavullia è sesto a questo punto con 129 punti, a -5 rispetto a Viñales e a +17 su Quartararo che, nonostante le ultime cadute, sta risalendo. Il secondo posto di Andrea Dovizioso è ormai lontano 53 lunghezze, così come il terzo di Danilo Petrucci è a 22. Motivi per sorridere, quindi, ce ne sono pochi per il nove volte campione del mondo.

Il Gran Premio odierno non l’ha praticamente mai visto protagonista. Il settimo posto in griglia non era un viatico splendido e, infatti, i primi giri hanno visto il portacolori della Yamaha battagliare nella pancia del gruppo, prima con Alex Rins, quindi Andrea Dovizioso. Dopo aver saltato i due rivali il pesarese ha dovuto affilare le armi contro Pol Espargarò, infine negli ultimi giri con Franco Morbidelli.

Il podio, invece, era lontano. I primi tre risultavano troppo lontani e imprendibili per il numero 46. Gli 11 secondi di distacco rispetto al vicino di box sono un campanello di allarme notevole. La M1 ha fatto soffrire lo spagnolo, ma anche Valentino Rossi non ha visto certo la migliore versione della sua moto per una gara di casa ben lontana dai suoi sogni.

Come aveva spiegato prima del via, il sogno realistico era salire sul podio. Tutto ciò non si è materializzato e ha regalato una domenica grigia al padrone di casa più illustre che, a questo punto, dovrà rimboccarsi le maniche in questo finale di stagione per riprendersi, quantomeno, lo status di prima guida in Yamaha. Non sarà un impegno facile, ma il “Dottore” dovrà fare di tutto per centrarlo, per non vivere poi un inverno con troppi dubbi e poche certezze.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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