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Golf, European Tour 2019: guizzo di Paul Casey, che trionfa ad Amburgo. Settimo posto per Guido Migliozzi

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Alla fine, nel caos dell’ultimo giro del Porsche European Open, la spunta uno degli uomini più esperti del lotto: Paul Casey. L’inglese, 42 anni, trionfa per la quattordicesima volta sull’European Tour, a cinque anni di distanza dall’ultima occasione. Con un giro in -6, e un complessivo -14, l’uomo che quest’anno ha concesso il bis al Valspar Championship sul PGA Tour precede, grazie a un giro “bogey free” e con due birdie decisivi alla 16 e alla 17, il tedesco Bernd Ritthammer, lo scozzese Robert MacIntyre e l’austriaco Matthias Schwab, tutti a -13. Per quest’ultimo, in particolare, c’è la soddisfazione dell’eagle alla buca 18 con il quale acciuffa sia il -6 di giornata che i suoi colleghi alla piazza d’onore, entrambi con un 68 odierno.

Quinta posizione per il secondo della Race to Dubai, il numero 1 d’Austria Bernd Wiesberger, autore di uno splendido giro in -8 e complessivamente a -12; stessa prestazione, ma con un -11 sullo score, la ottiene in questa giornata teutonica il francese Romain Wattel, sesto e anch’egli capace dell’eagle alla 18. Settima posizione, invece, per un bravo Guido Migliozzi, che si dimostra perfettamente a suo agio in questo che non era un torneo semplice da affrontare: quest’oggi è protagonista con otto birdie e tre bogey, per un totale di -5 di pomeriggio e -10 totale, assieme allo spagnolo Pablo Larrazabal. Noni, a -9, l’inglese Ashley Chesters e lo svedese Niklas Lemke. Da menzionare anche un bel dodicesimo posto per il veterano irlandese Padraig Harrington (-7).

Non bene i due big americani giunti fino in Europa per competere al fianco dei grandi protagonisti del tour europeo: Patrick Reed finisce 36° a +1, mentre per quel che riguarda Xander Schauffele, numero 9 del mondo, c’è il 46° posto a +2.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: masuti / Shutterstock.com

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