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Formula 1

F1, GP Singapore 2019: SOGNO ROSSO! Vettel vince davanti a Leclerc, doppietta epica! La Ferrari domina e riapre tutto!

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La dodicesima edizione del GP di Singapore di F1 si chiude con una storica doppietta Ferrari che segna la rinascita di Sebastian Vettel che centra in maniera incredibile la cinquantatreesima vittoria in carriera e la prima dall’ormai lontanissimo Spa 2018. Il tedesco della Ferrari sfrutta al meglio l’undercut nel primo e unico pit stop per balzare davanti a tutti nell’incredulità generale del box e soprattutto di Charles Leclerc, che mai avrebbe pensato che Sebastian potesse avere un ritmo così rapido con la gomma dura.

Una strategia chiaramente indirizzata per attaccare la seconda posizione del britannico Lewis Hamilton che alla fine ha sorriso oltremodo al teutonico, bravissimo poi a restare aggressivo e conquistarsi con la forza i sorpassi dei piloti che ancora non si erano fermati. Per il monegasco alla fine arriva un secondo posto che non può che lasciare un po’ di amaro in bocca dopo la straordinaria pole position di ieri ma resta un piccolo neo in una giornata storica perché la Ferrari non conquistava una doppietta dal GP di Ungheria 2017 e nessun team era mai riuscito a chiudere nelle prime due posizioni a Singapore fino a oggi.

Terza posizione per l’olandese della Red Bull Max Verstappen, bravo ad approfittare del tentativo mal riuscito di Hamilton di allungare al massimo il primo stint con la gomma soft e mantenere poi il prezioso podio guadagnato. Tre neutralizzazioni della safety-car nel finale hanno compattato il gruppo e chiuso ogni distacco, la Mercedes si è trovata in condizioni di gomma più fresca ma non ha incredibilmente mai dato la sensazione di avere il ritmo per poter attaccare. Hamilton alla fine chiude quarto a 4,5 da Vettel, davanti al compagno di squadra Bottas, sacrificato anche oggi dal suo team.

Sesta posizione per la seconda Red Bull di Alexander Albon davanti a Lando Norris, ottavo un positivo Pierre Gasly seguito da Nico Hulkenberg, Antonio Giovinazzi agguanta un importantissimo punto che dà tanta continuità alle buone prestazioni di Spa e Monza.

La cronaca della gara

Primo Stint. Partenza regolare con Leclerc che mantiene la prima posizione mentre Vettel subito molto aggressivo su Hamilton che si difende con i denti in due occasioni e riesce a restare secondo; anche Verstappen resta davanti a Bottas e quindi le posizioni tra i primi rimangono congelate. Contatto a centro gruppo tra Hulkenberg e Sainz con entrambi costretti a fermarsi subito ai box, in particolare per lo spagnolo la gara è già decisamente compromessa.

Hamilton si incolla agli scarichi di Leclerc riproponendo la stessa scena che ha entusiasmato i finali di Spa e Monza ma a Marina Bay i sorpassi sono molto più complicati qui e c’è la consapevolezza che tutto verrà deciso probabilmente con le strategie. Il ritmo tenuto da Charles è molto alto, intelligentemente il monegasco vuole proteggersi da eventuali undercut gestendo al meglio la gomma ma questo fa si che i primi cinque restino vicinissimi e racchiusi in una manciata di secondi. La corsa procede senza colpi di scena su questo ritmo molto blando fino al quindicesimo giro, poi Leclerc comincia a incrementare un po’ il passo in vista dell’imminente girandola dei pit-stop.

Il momento del Pit Stop. Al 20esimo passaggio Ferrari prova ad anticipare la sosta di Vettel, seguito a ruota da Verstappen, ed entrambi si giocano la carta della gomma media; Leclerc reagisce due giri dopo ma l’undercut del tedesco funziona al meglio e si prende la testa della corsa davanti al compagno molto sorpreso di quanto avvenuto. Hamilton aspetta e prova a insistere con la rossa tentando di ritardare al massimo la sosta e il suo ritmo non è troppo più alto dei rivali vestiti di rosso con la gomma più fresca ma dura. Al 23esimo giro tocca a Bottas che usa la stessa strategia dei rivali e monta la bianca, Hamilton comincia ad andare molto in sofferenza con la gomma ma le Ferrari trovano il traffico di Stroll (ancora non fermatosi) e non riescono ad approfittarne quanto potrebbero.

Giovinazzi si trova incredibilmente leader del Gran Premio dopo la sosta di Hamilton, arrivata al 26esimo giro quando ormai la gomma morbida lo aveva abbandonato definitivamente. Vettel si libera in modo autorevole di Stroll mentre Leclerc ci impiega qualche tornata in più e il margine del tedesco cresce fino a oltre 3 secondi; il pilota della Ferrari è indiavolato e passa in maniera aggressivissima Gasly, cercando con la massima determinazione una vittoria che non arriva ormai per lui da tredici mesi. Quando la situazione si stabilizza Vettel, più aggressivo nei sorpassi, si ritrova con 6 secondi su Leclerc, 9 su Verstappen e 13 su Hamilton.

Le Safety Car. Leclerc comincia a recuperare su Vettel ma al trentaseiesimo giro lo schianto di Russell, causato da un contatto di sua responsabilità con Grosjean, chiama in causa la safety car e vanifica ogni distacco. Si riparte cinque giri più tardi, tutti in fila e senza attacchi, ma ben presto le due Rosse riallungano sulla Red Bull di Verstappen riproiettandosi verso una doppietta che sarebbe davvero magica viste le aspettative pre-weekend. Tre giri più tardi Perez si ferma in pista e costringe la safety car a una nuova neutralizzazione della corsa. Al quarantottesimo dei sessantuno passaggi la nuova ripartenza, Leclerc riesce a stare più vicino a Sebastian ma non abbastanza per attaccare e si prosegue in ordine ma il contatto tra Kvyat e Raikkonen causa il terzo ingresso in pochi giri della vettura di sicurezza che rimane in pista per un paio di tornate.

Il finale. Leclerc prova a farsi vedere timidamente negli specchietti di Vettel, il ritmo del monegasco pare essere di qualche decimo migliore ma il quattro volte campione del mondo non ne vuole sapere di farsi sfuggire questa occasione. Verstappen si stacca dalle due Rosse e Hamilton con le gomme bianche non ha mai avuto un ritmo in grado di impensierire l’orange, dovendosi arrendere ad un’inattesa quarta posizione. Nel finale arriva la ciliegina sulla torta di Sebastian Vettel che reagisce e va a prendersi anche il giro più veloce (poi rubatogli da Kevin Magnussen con gomma nuova) che apparteneva al compagno, chiudendo quasi definitivamente le porte della vittoria in faccia al monegasco e urlando di gioia in radio.

CLASSIFICA FINALE GP SINGAPORE 2019 F1: 

1 Sebastian VETTEL
2 Charles LECLERC +2.641
3 Max VERSTAPPEN +3.821
4 Lewis HAMILTON +4.608
5 Valtteri BOTTAS +6.119
6 Alexander ALBON +11.663
7 Lando NORRIS +14.769
8 Pierre GASLY +15.547
9 Nico HULKENBERG +16.718
10 Antonio GIOVINAZZI +17.855
11 Romain GROSJEAN +35.436
12 Carlos SAINZ +35.974
13 Lance STROLL +36.419
14 Daniel RICCIARDO +37.660
15 Daniil KVYAT +38.178
16 Robert KUBICA +47.024
17 Kevin MAGNUSSEN +86.522
18 Kimi RÄIKKÖNEN OUT
19 Sergio PEREZ OUT
20 George RUSSELL OUT

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Foto: LaPresse

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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1 Commento

1 Commento

  1. Tim28

    22 Settembre 2019 at 23:56

    Qualche piccola precisazione sulla cronaca della gara 😉
    Il ritmo tenuto da Leclerc all’inizio della gara non è stato per niente alto, era in costante risparmio di carburante e gestione gomme. In più girava oltre 13 secondi più lento della pole quando, di solito, il tempo in gara è di 5-6 secondi al giro più alto.
    Alla sosta, Vettel ha montato coperture Dure e non Medie, come poi hanno fatto tutti i primi sei.
    Alla fine Hamilton ha nettamente ripreso Verstappen, ma, come detto da lui stesso, non ha mai avuto lo spunto per sopravanzarlo mentre aveva il ritmo per stare alle sue spalle.

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