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Ciclismo

Vuelta a España 2019: il percorso e le 21 tappe ai raggi X. Tante salite a far la differenza

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In archivio il Tour de France, si inizia a pensare già al terzo ed ultimo grande giro stagionale: la Vuelta a España. Appuntamento fissato da sabato 24 agosto a domenica 15 settembre. Un percorso come di consueto durissimo: andiamo a scoprirlo nel dettaglio, con tutte le 21 tappe ai Raggi X.

Tappe Vuelta a España 2019 ai Raggi X

24/8 – Tappa 1: Salinas de Torrevieja-Torrevieja, 18 km (cronometro a squadre)

La frazione inaugurale sarà una cronometro a squadre di 18 km attraverso le strade di Torrevieja. Percorso completamente pianeggiante e senza particolari difficoltà. I distacchi al traguardo dovrebbero quindi essere minimi tra le squadre dei favoriti.

25/8 – Tappa 2: Benidorm-Calpe, 193 km

Prima frazione in linea che potrebbe già far cambiare il leader della classifica generale. Nella prima metà di corsa ci sarà un continuo saliscendi nell’entroterra di Alicante, in cui anche il vento sarà un fattore da considerare. A circa 30 km dal traguardo si affronterà poi l’Alto de Puig Llorenca, un’ascesa breve ma molto insidiosa, di seconda categoria. C’è spazio comunque per i velocisti per gestirsi e puntare allo sprint.

26/8 – Tappa 3: Ibi. Ciudad del Juguete-Alicante, 186 km

Sarà di nuovo volata. Il percorso presenta solo due salite di terza categoria nella parte centrale, che non dovrebbero però far paura ai velocisti. Gli ultimi 40 km sono quasi tutti in discesa, prima del tratto finale pianeggiante, dove si potranno organizzare i treni al meglio.

27/8 – Tappa 4: Cullera-El Puig, 177 km

Sarà ancora battaglia tra i velocisti. Un percorso praticamente tutto piatto è spezzato solo a 50 km dall’arrivo da Puero del Oronet, salita di 5 km pedalabile, che non farà grande selezione in gruppo, che si giocherà ancora la vittoria allo sprint.

28/8 – Tappa 5: L’Eliana-Observatorio Astrofísico de Javalambre, 165 km 

Frazione mossa, si inizia a salire, c’è anche il primo arrivo in vetta. Due GPM di giornata, uno di seconda categoria nella prima fase, poi quello conclusivo, che porta al traguardo. Sono una dozzina di chilometri con pendenza media del 7% ed un ultimo tratto sempre con pendenze oltre il 10%.

29/8 – Tappa 6: Mora de Rubielos-Ares del Maestrat, 196,6 km 

Ancora una frazione tutt’altro che pianeggiante. Prima parte adatta alle fughe con due salite di terza categoria in successione. Poi lungo falsopiano nella parte centrale. L’attesa è però per l’arrivo, nuovamente in salita: Puerto de Ares, 5 km con una pendenza media attorno al 6%, non ci saranno grandissime differenze, ma potrebbero esserci attacchi.

30/8 – Tappa 7: Onda-Mas de la Costa, 182,4 km 

Terzo arrivo in salita in successione. Prima parte di gara molto veloce e semplice, con tanta pianura. Poi quattro GPM (seconda e terza categoria) in rapida successione: sono solo un antipasto verso la salita finale dell’Alto Mas de La Costa. Sono soli 4 chilometri, ma è un vero e proprio muro, con pendenze sempre in doppia cifra.

31/8 – Tappa 8: Valls-Igualada, 168 km

Giornata di relativa calma per gli uomini di classifica. Tornano in scena i cacciatori di tappe, visto che difficilmente ci sarà una volata. In programma infatti a 37 km dall’arrivo il Puerto de Monserrat (10 km al 5%). Da lì però discesa e pianura, potrebbe esserci uno sprint ristretto.

1/9 – Tappa 9: Andorra la Vella-Cortals d’Encamp, 96,6 km

Una delle frazioni più attese, promette grandissimo spettacolo. Breve, ma intensissima: neanche 100 chilometri, ma presenti 5 GPM. Coll d’Ordino (9 km al 5%), Coll de la Gallina (12 km all’8%), Alto de la Comella (4 km al 7,5%), Alto de Engolasters (5 km all’8%). Non è finita qui: un tratto di sterrato di 4 km prima di iniziare la salita finale dell’Alto Cortals d’Encamp, con 6 km ad una pendenza media dell’8%.

2/9 – Riposo

3/9 – Tappa 10: Jurançon-Pau, 36,1 km (cronometro individuale)

Ci si sposta verso la Francia: spazio agli specialisti delle prove contro il tempo. Sono poco più di 35 chilometri prettamente pianeggianti dove si potrà viaggiare a velocità altissime. Da segnalare che questa cronometro è posta dopo il giorno di riposo, dunque qualcuno potrebbe pagare lo stop.

4/9 – Tappa 11: Saint Palais-Urdax Dantxarinea, 169 km

Frazione di media montagna, che presenta quattro GPM, tre di terza e uno di seconda, di cui l’ultimo con scollinamento a oltre 30 km dall’arrivo. Da segnalare un altro sconfinamento in Francia, per poi tornare in terra spagnola. Sul finale un circuito ad Urdax, già visto nel 2016: spazio agli attaccanti, i cacciatori di tappe, che possono anticipare il gruppo.

5/9 – Tappa 12: Circuito de Navarra-Bilbao, 175 km

Ancora una tappa simile ad una classica. Poco da segnalare nella prima parte, si entra nel vivo a circa 50 chilometri dal traguardo. Alto de Azazéta, Alto El Vivero e Alto de Arraiz, in rapida successione: non lunghissime, ma dure, con l’ultima che scollinerà praticamente a 6 chilometri dall’arrivo. C’è spazio dunque per anticipare il plotone.

6/9 – Tappa 13: Bilbao-Los Machucos. Monumento Vaca Pasiega, 167,3 km

Si torna a far sul serio in chiave uomini di classifica. I GPM in programma sono addirittura sette, non c’è spazio per respirare: tutti di terza e seconda categoria, non lunghissimi, ma molto insidiosi e che potranno risentirsi nelle gambe sul finale. Ascesa conclusiva: Alto de los Machucos. Sono 7 km con una pendenza media che sfiora il 9%: una salita vera.

7/9 – Tappa 14: San Vicente de la Barquera-Oviedo, 189 km

Si torna finalmente a parlare di volate, dopo diverse frazioni impegnative. Un GPM di terza categoria tutt’altro che insidioso a 30 chilometri dall’arrivo. Da lì in poi tutta pianura: potranno organizzarsi al meglio le squadre dei velocisti.

8/9 – Tappa 15: Tineo-Santuario del Acebo, 159 km 

Altra giornata di montagna, con arrivo in salita. Si comincia con il Puerto del Acebo (7 km all’8%), poi due GPM di prima categoria: Puerto del Comino (13 km al 6%) e Puerto del Pozo de las Mujeres Muertas (10 km al 7%). Discesa, falsopiano e la decisiva ascesa conclusiva: Puerto del Acebo, già percorsa, senza arrivare in vetta, ad inizio frazione. 9 km con una pendenza media attorno all’8%.

9/9 – Tappa 16: Pravia-Alto de La Cubilla. Lena, 155 km 

Altra tappa dura per chiudere la seconda settimana. Altri cinque GPM da disputare. Antipasto con due di terza categoria: Alto de Mallecina e Alto de la Cabrunana. Subito dopo due GPM di prima categoria: Puerto de Marabio (11 km al 7%) e Alto de la Cobertoria (8 km all’8%). Con le gambe già piene di acido lattico pronti a salire verso i 1670 metri dell’Alto de la Cubilla: oltre 25 chilometri di ascesa, molto irregolari, con pendenze che variano.

10/9 – Riposo

11/9 – Tappa 17: Aranda de Duero-Guadalajara, 199,7 km

Tornano protagonisti i velocisti dopo il giorno di riposo nella frazione più lunga di questa Vuelta, che sfiora i 200 chilometri. Nessuna difficoltà altimetrica, sarà solo attesa per lo sprint finale.

12/9 – Tappa 18: Comunidad de Madrid. Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra, 180,9 km

Si torna a salire: quattro GPM in programma. Si comincia con il Puerto de Navacerrada (12 km al 6%), poi sarà la volta del  Puerto de la Morcuera da entrambi i versanti, con una lunghezza di 11 km nel primo passaggio e di 10 km nel secondo (pendenze medie non impossibili). L’ultima salita di giornata sarà il Puerto de Cotos (10 km al 6%), con scollinamento a 25 chilometri dal traguardo (per la maggior parte in discesa).

13/9 – Tappa 19: Ávila-Toledo, 189 km

Ancora tanta pianura ed una volata prima dell’ultima frazione di montagna. La fuga partirà sull’Alto de la Paramera (12 km al 3%), posto ad inizio di giornata. Da lì in poi però nessuna difficoltà altimetrica: tantissimo spazio per organizzare lo sprint.

14/9 – Tappa 20: Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos, 189 km 

Arriviamo al gran finale. Giornata da imboscate. Dopo 16 km inizierà la salita di Puerto de Pedro Bernardo (18 km al 5%), neanche il tempo di rifiatare e si sale verso Puetro de Serranillos (9 km al 5%). A metà gara in programma qualche saliscendi ed l’Alto de Gredos (3 km al 6%). Poi la fase decisiva di gara: Puerto de Pena Negra, ascesa di 15 km con una pendenza media attorno al 6%, che anticipa la salita finale, dell’Alto de Gredos (9 km al 5%). Frazione ovviamente decisiva per il podio.

15/9 – Tappa 21: Fuenlabrada-Madrid, 105,6 km

Consueta passerella finale con arrivo nella capitale. Tantissima pianura, brindisi per la Maglia Rossa e volata conclusiva.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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