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MotoGP, GP Austria 2019: Marquez vuol espugnare il fortino Ducati, Valentino Rossi a caccia del podio

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Siamo giunti all’undicesimo round del Mondiale 2019 di MotoGP. Dopo l’appuntamento di Brno (Repubblica Ceca), è la volta di Spielberg (Austria). Sul circuito della Stiria la tradizione della Ducati è decisamente buona, con tre vittorie in altrettante gare disputate. Un fortino che Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci vorranno difendere dagli attacchi del “Cannibale” Marc Marquez.

Lo spagnolo sta dominando la scena di questo campionato: 63 punti di vantaggio sul “Dovi” nella classifica generale, 6 vittorie (ultima delle quali in Repubblica Ceca), 3 secondi posti e un ritiro. Allargando il riferimento, Marc ha ottenuto 10 successi e 5 piazze d’onore negli ultimi 15 GP. Numeri da far spavento, biglietto da visita ideale per presentarsi al weekend austriaco con lo spirito di chi sa il fatto suo ed è consapevole di poter allungare la striscia vincente. La Honda tra le sue mani è un’arma da guerra e il suo ottavo iride si può scorgere all’orizzonte.

Dal canto suo, la Rossa ha voglia di porre un termine all’egemonia dell’asso nativo di Cervera. Il layout austriaco si presta bene alle qualità in accelerazione della GP19 e dunque Dovizioso e Petrucci hanno la possibilità di sfidare Marquez e contendergli il primato in questa tappa. A Brno, la Ducati ha provato una nuova carena per avere alcuni benefici dal punto di vista aerodinamico e l’ottima prestazione del forlivese (secondo alle spalle di Marc) può essere valutata positivamente. E’ chiaro però che per battere il n.93 serve uno step in più.

Passi in avanti sono quelli che si aspetta Valentino Rossi. Il nove volte iridato, dopo aver testato in Repubblica Ceca il prototipo 2020 della Yamaha, si augura di avere risposte confortanti dalla M1. Il sesto posto nell’ultima uscita non può essere interpretato come un buon risultato per un pilota del suo calibro ed è chiaro che le aspettative sono sempre quelle di un podio. La pista di Spielberg, però, non dovrebbe essere troppo adatta alle peculiarità della moto di Iwata, carente in trazione e in uscita dalle curve lente. Tuttavia, molto dipenderà anche dalle temperature che si incontreranno, legate allo sfruttamento degli pneumatici.

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Foto: Valerio Origo

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