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Ciclismo

Giro d’Italia 2020, si scalerà la Marmolada? Le anticipazioni: salita durissima da Malga Ciapela, pendenze da brividi che consacrarono Pantani

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Al Giro d’Italia 2020 si dovrebbe scalare la Marmolada! Questa è la grande indiscrezione anticipata dal Corriere delle Alpi, il quotidiano ha infatti parlato di una possibile tappa che attraverserà tutto il territorio agordino. Il tradizionale tappone dolomitico dovrebbe dunque concludersi in cima all’ascesa simbolo del comprensorio patrimonio dell’Unesco, la Corsa Rosa si preannuncia estremamente difficile visto che si parla anche di Monte Lussari, Etna, Fraiteve, Zoncolan, Colle delle Finestre: una sfilza di salite che renderebbero proibitivo il percorso, vedremo se tutto verrà confermato tra circa tre mesi quando il tracciato verrà ufficialmente presentato.

La frazione con la Marmolada verrebbe corsa all’inizio della terza settimana (il martedì o il mercoledì, dopo il giorno di riposo) e si salirebbe dal versante più duro, quello che parte da Caprile (in Veneto). I dati altimetrici sono significativi: 12,7 km all’8,2% di pendenza media ma una massima del 18%. L’inizio è relativamente semplice ma poi il livello si alza una volta che si arriva a Malga Ciapela, dove parte la celeberrima funivia che porta in cima alla Marmolada (3265 metri s.l.m.). I primi 5 km sono relativamente semplici, una volta giunti a Sottoguda la musica camhia quando si deve affrontare la gola dei Serrai, alla loro uscita si arriva in località Malga Ciapela dove incominciano 3 km con pendenza media del 12% e punte al 18% per arrivare al Rifugio Capanna Bill dove dovrebbe essere posto l’arrivo a 2051 metri s.l.m. in uno degli scenari che consacrò Marco Pantani nel trionfale Giro d’Italia del 1998. Le salite che faranno da cornice alla Marmolada? Il tradizionale percorso prevederebbe il Pordoi e magari il Sella Ronda o il Falzarego. L’ultima volta sul Passo Fedaia (questo l’altro nome della salita) fu nel 2008 quando vinse Emanuele Sella e Alberto Contador conquistò la maglia rosa.

 

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Foto: Valerio Origo

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