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Ciclismo

Giro d’Italia 2020: percorso, salite e anticipazioni. Cronoscalata dell’Etna? Arrivo ai 2700 m. del Fraiteve!

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Prende sempre più forma il percorso del Giro d’Italia 2020. Le prime tre tappe sono già state ufficializzate. Come ormai consuetudine dal 2010, negli anni pari RCS propende per una partenza dall’estero. Sarà la 14ma volta nella storia che la Corsa Rosa prenderà il via al di fuori dei confini nazionali, l’ultima nel 2018 da Gerusalemme (Israele). Questa volta il grande onore toccherà all’Ungheria.

Si comincerà sabato 9 maggio 2020 con una cronometro individuale di 9.5 km a Budapest, adatta agli specialisti e con una salitella di 1,5 km al 4% nel finale: sin da subito la classifica assumerà contorno ben definiti, con i cronomen che potrebbero guadagnare anche 30″-40″ sugli scalatori puri.

Il giorno successivo andrà in scena la Budapest-Gyor, 193 km che potrebbero riservare sorprese. In particolare lo strappo di Pannonhalma, posto a 22 km dall’arrivo, creerà una sensibile selezione nel plotone con le sue pendenze superiori al 10%. Non sarà scontato, dunque, l’arrivo in volata e potrebbero emergere gli sprinter più resistenti. Il pensiero va allo slovacco Peter Sagan: si vocifera che il tre volte campione del mondo sia stuzzicato dall’idea di debuttare finalmente al Giro d’Italia.

Sarà volata quasi certa, invece, nella terza frazione di 197 km da Szekesfehervar a Nagykanizsa, nella quale non sono previste difficoltà altimetriche, se non qualche lieve ondulazione.

Dopo un giorno di riposo, la Corsa Rosa riprenderà mercoledì 13 maggio 2020. Sempre più indizi lasciano intendere che si ripartirà dalla Sicilia, la terra di Vincenzo Nibali, degno erede dell’indimenticato Felice Gimondi che ci ha appena lasciato. Molto probabile che i corridori dovranno affrontare il temibile Etna, anche se si vocifera di una clamorosa novità: RCS sta valutando un dossier che prevede una cronoscalata del vulcano! Attualmente, sia chiaro, siamo ancora nel campo delle ipotesi. Esiste però il pericolo dell’eruzione di lapilli che metterebbe a rischio la sicurezza dei corridori: occorrerebbe dunque studiare in anticipo un ‘piano B’.

Dopo essere stato ‘toccato’ solo di sfuggita nell’edizione 2019, il Sud tornerà grande protagonista del Giro d’Italia 2020. Si risalirà lo Stivale attraversando la Calabria, per poi giungere in Puglia a Ceglie Massapica, in provincia di Brindisi.

RCS ha già ufficializzato che la partenza di una tappa avverrà a Rivolto (UD) presso la base dell’Aeronautica Militare per festeggiare i 60 anni delle Frecce Tricolori. E proprio in Friuli-Venezia Giulia è posta tra le Alpi Carniche la salita più dura d’Europa: lo Zoncolan. Un’ascesa tremenda, che non ha bisogno di presentazioni: 10200 metri all’11,76% di pendenza media! Il ‘mostro’ tornerà a fare capolino nella Corsa Rosa dopo l’edizione del 2018 in cui fu domato dal britannico Chris Froome?

Insistenti anche le voci di una tappa tra i Monti Lussari. In Veneto dovrebbe poi andare in scena quella che è già stata ribattezzata come la “cronometro individuale del Prosecco” (partenza da Valdobbiadene e arrivo a Conegliano passando per i saliscendi di Guia, Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Muro di Cà del Poggio, San Pietro in Feletto).

Il gran finale si materializzerà poi in Piemonte. Gli organizzatori stanno studiando un ultimo tappone sulle Alpi Cozie con arrivo in salita sul temibile Monte Fraiteve, 2700 metri di altitudine e 15,5 km al 7,1% di pendenza media (con 8 km in sterrato!). E chissà che nella stessa frazione non venga inserito anche il Colle delle Finestre.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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