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F1, GP Belgio 2019: tutte le vittorie ottenute dalla Ferrari a Spa

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Si concludono le vacanze per quanto riguarda il Mondiale 2019 di Formula Uno e, come consuetudine, si torna in pista sulla pista più bella del mondo: Spa-Francorchamps. Tutto è pronto, quindi, per la 64esima edizione del Gran Premio del Belgio sul tracciato delle Ardenne che presenta tratti unici come l’Eau Rouge-Raidillon, Pouhon o Blanchimont.

Dato che il titolo 2019 è già ampiamente nelle mani di Lewis Hamilton, vale la pena ripensare al passato e ripercorrere con la memoria tutte le vittorie della Ferrari sul circuito belga. Nel complesso la scuderia di Maranello ha vinto 17 edizioni del GP del Belgio, 14 delle quali corse proprio a Spa-Francorchamps. Al secondo posto in questa classifica la McLaren con 14, quindi la Lotus con 8 e la Mercedes con 4. Il record di successi come pilota spetta a Michael Schumacher con 6, quindi Ayrton Senna con 5, Jim Clark e Kimi Raikkonen con 4, Juan Manuel Fangio, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel con 3.

Il primo Gran Premio sulla pista delle Ardenne si corse addirittura nel 1925 con Antonio Ascari su Alfa Romeo che si aggiudicò la gara di Spa. Prima dell’avvento della Formula Uno si disputarono appena 10 edizioni con i successi, tra gli altri, di Tazio Nuvolari su Maserati nel 1933, del tedesco Rudolf Caracciola su Mercedes-Benz nel 1935 e, dopo la seconda guerra mondiale, tripletta francese con Eugene Chaboud (1946), Jean-Pierre Wimille (1947) e Louis Rosier (1949).

Dall’anno successivo si iniziò a fare sul serio con il leggendario Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo che centrò il primo successo. Il primo sorriso per la Ferrari, invece, arrivò con Alberto Ascari nel 1952. Sul tracciato, che all’epoca misurava ben 14.12 km, il pilota milanese aprì una tripletta di Maranello precedendo Nino Farina e Piero Taruffi. Bis immediato nel 1953 con lo stesso Ascari che, dopo quasi 3 ore di competizione rifilò 2:48 al compagno di team Luigi Villoresi. Negli anni ’50 arrivò un altro successo, nel 1956 con il britannico Peter Collins che in oltre 4 ore di gara superò per 1:51 il padrone di casa, e compagno di team, Paul Frére.

La scuderia con il Cavallino Rampante tornò al trionfo nel 1961 con l’americano Phil Hill (prima del poker di successi consecutivo di Jim Clark) che beffò per appena 7 decimi il tedesco Wolfgang von Trips sempre su Ferrari. Per il team emiliano si trattò di un vero e proprio trionfo, con quattro piloti nelle prime quattro posizioni, dato che terzo concluse Richie Ginther (USA) e quarto concluse il belga Olivier Gendebien. Dopo l’era Clark si giunge al 1966 con la vittoria di John Surtees che superò l’austriaco Jochen Rindt e l’italiano Lorenzo Bandini, sempre su Ferrari.

Da questo momento la pista più affascinante del mondo saluta la massima categoria del motorsport. Nel 1969 e 1971 non si disputò il Gran Premio del Belgio, quindi ci furono i trasferimenti a Nivelles nel 1972 e 1974, quindi a Zolder nel 1973 e dl 1975 al 1982 (quindi anche nel 1984). In questo lasso di tempo la Ferrari centrò tre successi: due con Niki Lauda nel 1975 e 1976, quindi con il sudafricano Jody Scheckter nel 1979.

Dal ritorno in pianta stabile a Spa (con il tracciato riportato a 6,968 km), inizia il dominio di Ayrton Senna che vinse nel 1985 su Lotus, quindi dal 1988 al 1991 con la McLaren. Per rivedere una monoposto ferrarista vincere tra Eau Rouge e Blanchimont, bisogna attendere l’edizione 1996 con Michael Schumacher. Il tedesco, infatti, vinse con 5.6 secondi su Jacques Villeneuve (Williams) e 15.7 su Mika Hakkinen (McLaren). Nel 1997 bis immediato con il Kaiser che dominò la scena con 26.7 secondi su Giancarlo Fisichella (Jordan) e 32.1 su Heinz-Harald Frentzen  (Williams). Dopo la celebre edizione del 1998 con il contatto con David Coulthard sotto il diluvio che costò il titolo a Schumacher, il tedesco tornò alla vittoria nel 2001 e 2002. Nel primo caso con 10.0 secondi sullo stesso Coulthard (McLaren) e 27.7 su Giancarlo Fisichella (Benetton). Nel secondo appuntamento, invece, fu doppietta con il secondo posto di Rubens Barrichello a 1.9 dal sette volte iridato. Sul podio anche Juan Pablo Montoya (Williams) a 18.4.

La Ferrari chiude l’era d’oro di Schumacher e deve attendere il 2007 per tornare alla vittoria a Spa (dopo che nel 2003 e 2006 non si corse). A rompere il ghiaccio fu Kimi Raikkonen (il circuito prese la configurazione attuale di 7,004 km) che aprì la doppietta con Felipe Massa a 4.6 secondi, mentre terzo chiuse Fernando Alonso (McLaren). Nel 2008 fu lo stesso Massa a salire sul gradino più alto del podio con 9.4 su Nick Heidfeld (BMW) e 10.6 su Lewis Hamilton (McLaren) dopo una penalizzazione. Terzo successo consecutivo, quindi, nel 2009 con una Ferrari ben poco competitiva, all’unico sorriso del campionato. Vittoria per Kimi Raikkonen dopo un lunghissimo corpo a corpo con Fisichella (Force India) a soli 9 decimi, mentre terzo chiuse Sebastian Vettel (Red Bull) a 3.8.

Da quel momento la Ferrari ha dovuto attendere proprio la scorsa edizione per tornare al successo. Il 26 agosto 2018 fu proprio Vettel a trionfare dopo una bella prova di forza nei confronti di Lewis Hamilton secondo a 11.6, quindi terzo Max Verstappen (Red Bull) a 31.3.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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