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Wimbledon 2019: Matteo Berrettini non supera l’esame Roger Federer. Lo svizzero vola ai quarti di finale con facilità

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Niente da fare per Matteo Berrettini. Il Centrale di Wimbledon e Roger Federer (n.3 del ranking) rappresentano due ostacoli insormontabili per le aspirazioni del nostro portacolori, quasi asfissiato da un avversario di grandissima qualità che, senza fare nulla di particolare, ha archiviato la pratica negli ottavi di finale dello Slam di Londra con estrema facilità, sul punteggio di 6-1 6-2 6-2 in 1 ora e 13 minuti di partita. Una prestazione solida dell’otto volte vincitore dei Championships che ha così staccato il biglietto per i quarti di finale (17esima volta in questo Major), dove affronterà il vincente della sfida tra il giapponese Kei Nishikori (n.7 del ranking) e il kazako Mikhail Kukushkin (n.58 del mondo).

Nel primo set, dopo uno scambio al servizio in cui entrambi non concedono punti all’altro, Federer inizia con il suo slice a mettere in difficoltà Matteo. Ogni palla ha un effetto diverso e l’azzurro, anche per tantissima tensione, va in stato confusionale. Si assiste ad una vera e propria mattanza nella quale Roger non ha pietà e in 17′ rifila un netto 6-1 in cui desta impressione i 9 errori non forzati di Berrettini al cospetto dell’unico del rossocrociato. Inoltre il 38% dei punti vinti con la prima di servizio è un altro aspetto sconvolgente nel tennis dell’italiano.

Nel secondo set il romano prova a scuotersi ma nel terzo game va nuovamente in difficoltà. Roger è chirurgico nel suo tennis, insistendo sul lato del rovescio dell’azzurro e costringendolo a recuperi impossibili. Il numero di unforced errors, poi, quindici dopo quindici, diventa sempre più un macigno sulle spalle del nostro portacolori. inesorabilmente arriva il secondo break dello svizzero nel settimo gioco e lo sguardo del giocatore del Bel Paese è sempre più spento. Concludendo in maniera regale, Federer fa sua la seconda frazione sul 6-2 in 29′ senza scomporsi più di tanto

Nel terzo set purtroppo si consuma un po’ il dramma sportivo di Matteo che incappa in errori grossolani per via di un rivale che non lo fa mai entrare in partita. Arrivano due break uno dietro l’altro, con Roger che vola sul 3-0 in pochissimo tempo. Berrettini ha un sussulto nel quarto game, costruendosi la prima palla break del confronto, ma con classe Federer spegne anche questo piccolo fuoco che l’avversario tenta d’accendere. L’italiano si toglie la soddisfazione di conquistare due game in battuta ma deve salutare Londra e accettare la sconfitta al cospetto di “Sua Maestà”.

 

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Foto: LaPresse

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