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Tuffi, Mondiali 2019: riscatto cinese da un metro, oro Chen Yiwen. Elena Bertocchi si arrende: è settima. Storica Corea del sud

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Sei anni dopo il trionfo di He Zi a Barcellona 2013, la Cina torna a riappropriarsi del titolo mondiale dal trampolino 1 metro donne, specialità non olimpica, in una gara particolare disputata al Nambu University Municipal Aquatics Center. La vittoria è andata a Chen Yiwen. Gara particolare perché molte protagoniste attese, per motivi diversi, non erano presenti in finale e ad accompagnare la neo-campionessa iridata sul podio sono state l’americana Sarah Bacon, 23 anni, da Indianapolis, addirittura esordiente a un Mondiale, e la sorprendente coreana Kim Suji, brava, ma anche premiata dai giudici (prima medaglia per la Corea del Sud nei tuffi). Punteggi di gran lunga più bassi rispetto alle ultime gare iridate nella disciplina, ma questo, evidentemente, è il nuovo corso “richiesto” dalla FINA. L’impresa vera in ogni caso è riuscita a Chen Yiwen, perfetta dell’inizio alla fine, proprio nel giorno in cui la compagna di squadra Chang Yani, invece, non è riuscita ad agguantare nemmeno il podio: per lei Mondiale stregato da un metro, fu 14esima (e fuori dalla finale) due fa in Ungheria. Niente da fare per Elena Bertocchi, settima: la milanese si è migliorata rispetto all’eliminatoria e soprattutto rispetto a un riscaldamento difficile che l’aveva un po’ preoccupata, ma si è peggiorata di quattro posizioni tornando con la mente indietro al 2017, quando conquistò la sua prima medaglia iridata, di bronzo. Non poteva essere al top della forma visti i guai fisici partiti negli ultimi mesi e soprattutto in questo momento si sta concentrando di più sul trampolino da tre metri. Un peccato, ma attualmente bisogna accettare la situazione.

DODICI FINALISTE

Via alle 15.30 locali, 8.30 italiane con 12 atlete e solo tre finaliste presenti anche nel 2017. Tutto nuovo, in una prova che lascia sempre un po’ perplessi in quanto continua a rimanere fuori dai Giochi olimpici. Si discute e tanto sui giudici di questo mondiale, decisamente severi con gli atleti abituati a ben altri voti durante le World Series, quanto meno quelli più bravi. Tuffi da “8,5” pagati “7”… Questo è il metro e bisogna adeguarsi. Mancavano, oltre a Qin e Poliakova, eliminate ieri in qualificazione, l’oro e l’argento uscente di Budapest 2017: Keeney, australiana, ha rinunciato, concentrandosi sui 3 metri “olimpici”; Bazhina quest’anno non si è mai tuffata e sembra ormai vicina al ritiro. Cinesi che partivano nettamente favorite: per batterle, bisognava rischiare sulle rotazioni avanti e con avvitamento, cioè quelle con coefficiente meno alto. Alcune atlete ci sono riuscite, altre meno.

CAMPO GARA

Solo in cinque atlete avevano in programma un tuffo complesso, il doppio e mezzo rovesciato carpiato, tra queste non Elena Bertocchi (unica azzurra iscritta alla gara e poi presente in finale. Chiara Pellacani è stata “preservata” per trampolino 3 metri e gare synchro, oltre che per il Team Event). Ben tre le debuttanti a un Mondiale nell’ultimo atto odierno, come in parte già ricordato: l’irlandese Cryan, la forte australiana Sheehan e l’americana Bacon, talento intrigante che si è consacrato subito. Un particolare curioso: Chang Yani, una delle due favorite della vigilia che però ha ‘tappato’ gara oggi, ha utilizzato entrambi i trampolini a seconda delle rotazioni. Tuffi ritornati su una tavola, rovesciati sull’altra. Evidentemente davano risposte diverse. Per Bertocchi una Mondiale in “rincorsa” da maggio: problemi alla schiena enormi, un mese di stop, sedute di ozono-terapia per migliorare la situazione e come sempre ha piovuto anche sul bagnato. Una botta al tallone in allenamento a ridosso del mondiale ha complicato ulteriormente la sua preparazione. Giorni importanti persi, forse troppi. Cina che nel 2017 non vinse nemmeno una medaglia a livello femminile, impresa negativa verificatasi una sola volta al Mondiale in questa gara, a Barcellona 2003. Tutto dimenticato, oggi. Trionfo di Chen Yiwen con 285.40 punti, argento Bacon (262.00), bronzo Kim (257.20).

PRIMA SERIE

Si parte. Cinesi strepitose in un “giro” che prevede per quasi tutte le atlete i tuffi ritornati, cioè schiena all’acqua, ma salto avanti, dalla tavola. Chen Yiwen fu quarta in finale a Budapest e vuole prendersi tutto e subito. Elena Bertocchi porta il 403 B, quindi l’uno e mezzo ritornato in posizione carpiata. Fa meglio dell’individuale e prende 50.40 punti. Bene, ma per la medaglia serve qualcosa in più. La milanese chiude ottava al termine della prima serie, a 4 punti e 6 decimi dalla medaglia.

SECONDA SERIE

Bertocchi bene sul doppio e mezzo avanti (205 B), anche se leggermente indietro sul presalto. Entrata ancora buona, ma non perfetta: 52.00 punti, serve una media del 60.00 su questi tuffi, probabilmente, anche se il livello non è altissimo. Chang Yani rischia sul 205 B, doppio e mezzo avanti carpiato, sbagliando sul presalto. Si salva in qualche modo con 39.00 (96.60), primo errore importante. Chen Yiwen bene sull’uno e mezzo indietro. Bertocchi è quarta, a 1.40 punti dal bronzo virtuale, con classifica in continua evoluzione. L’azzurra si è però già giocata il tuffo da 2.6 di coefficiente.

TERZA SERIE

Serie chiave per Elena, che porta la rotazione indietro: 46.00 punti e 148.40 totale, media inferiore ai 50 punti per tuffo. A Budapest chiuse con 296.40, poco meno di 60 punti a tuffo, punteggio con il quale oggi avrebbe stra-vinto l’oro, ma è anche vero che i giudici sono diversamente “tarati”, quindi i confronti con il passato, anche recente, non hanno in realtà molto senso. Abbastanza bene Kim Suji nell’uno e mezzo indietro carpiato, caricata dal tifo di casa: 48.30, 160.70 in totale, dodici punti abbondanti davanti a Elena. Coburn cresce, ma rimane dietro Bertocchi. Bacon davanti all’azzurra, anche se perde qualche punto. Dietro anche Vincent, la sorpresa dell’eliminatoria, oggi super deludente. Chang Yani ancora un po’ in difficoltà (44.85, 141.45): la cinese fuori dalla lotta per le medaglie. Chen Yiwen scappa via con l’uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo. Un po’ in avanti sul presalto, grande altezza, entrata perfetta: 175.05 totale, al comando saldamente. Bertocchi sesta e distante 4.30 punti dal podio. Seconda Kim, terza a sorpresa Torrance.

QUARTA SERIE

Bertocchi ci prova, uno e mezzo rovesciato un po’ abbondante nell’ingresso in acqua, 50.40 (198.80). Torrance bene, ma non benissimo, resta davanti a Bertocchi pur perdendo punti. Si decide tutto all’ultimo tuffo. Kim, 303 B (uno e mezzo rovesciato carpiato): indietro sul presalto, ben pagata e un po’ spinta dai giudici. Al comando con 209.90, 11,10 di vantaggio su Bertocchi. La coreana però avrà un coefficiente molto basso sull’ultimo tuffo. Ilinyk scavalca l’azzurra. Ultima chiamata per Chang Yani, che si gioca il doppio e mezzo rovesciato (305 B). Buon tuffo, ma non perfetto: 58.50, 199.95 anche lei è davanti a Bertocchi. Chen Yiwen con lo stesso tuffo commette un errore: abbondante nell’ingresso in acqua e “pendente” verso destra. Prende 48.00 punti, 223,05 in totale. Resta saldamente al comando e veleggia verso il trionfo. Bertocchi settima a poco meno di 8 punti dalla medaglia, 7.30 per l’esattezza. E’ dura, durissima.

QUINTA E ULTIMA SERIE

Tuffo con avvitamento per Elena, in chiusura: serve un miracolo, a Budapest prese 62.40 punti. Niente da fare per la milanese con 46.80 punti, chiude a quota 245.60, oltre 50 punti in meno di due anni fa. Gara di livello ben più alto rispetto all’eliminatoria, ma lontana da certi picchi raggiunti negli ultimi dieci anni da Shi Tingmao, He Zi, Tania Cagnotto, Maddison Keeney. Ultimo tuffo da coefficiente basso per Kim Suji, non una grande entrata (2.2). Tuffo comunque buono, 47.30. Il fattore-casa gioca un ruolo importante. Trionfo cinese previsto ma non scontato visti i precedenti recenti, clamoroso argento di Bacon, Kim è di bronzo per un punto e otto decimi sull’inglese Torrance. Quinta Ilinykh, sesta Chang Yani, settima Bertocchi. Ultima Vincent. Si pensa ora alla gara da tre metri.

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