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Tuffi, Mondiali 2019: l’Italia si aggrappa alle gare olimpiche e alla gioventù di Pellacani e Giovannini

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Ancora niente medaglie azzurre al Nambu University Municipal Aquatic Centre di Gwangju, teatro delle gare di tuffi ai 18esimi Mondiali della storia nelle discipline acquatiche. Nessun dramma. Era in qualche modo previsto, perché Giovanni Tocci, pur lavorando al meglio per questo Mondiale, non aveva mai brillato in stagione (punteggi alla mano), mentre Elena Bertocchi, che stava trovando invece continuità nella gara olimpica sui tre metri, si è dovuta fermare sul più bello per guai alla schiena, disputando solo la gara sui tre metri synchro agli Assoluti e saltando addirittura il Grand Prix di Bolzano. Grand Prix che dopo il bel secondo posto dai 3 metri a Mission Viejo, a febbraio, sarebbe potuto diventare il grande obiettivo stagionale (mettendo in palio un posto per le World Series 2020) della milanese e invece è rimasto e rimarrà per ora tabù causa infortunio. Pazienza. Stiamo parlando non a caso degli unici due atleti (a parte Alessandro De Rose dalla grandi altezze) in grado di portare medaglie all’Italia nell’ultima rassegna iridata, quella di Budapest 2017.

FUTURO IMMEDIATO

Prima di lanciarsi in bilanci di sorta, al momento assolutamente prematuri, attendiamo ovviamente il finale del Mondiale e soprattutto le gare olimpiche dai tre metri (singole), perché sono il vero obiettivo stagionale per Bertocchi e Tocci. Come è anche giusto che sia se pensiamo alle rinunce di due campioni quali Maddison Keeney e Jack Laugher, assenti da 1 metro nonostante siano rispettivamente oro mondiale uscente ed campione europeo in carica nella prova. Altre gare contano di più, a maggior ragione con la qualificazione diretta per Tokyo 2020 in palio per i 12 finalisti dai tre metri, senza dover passare dalla Coppa del Mondo il prossimo aprile, in Giappone. La fortuna non è stata nemmeno amica dell’Italia finora, perché Batki-Pellacani, oggi settime nella finale del synchro 10 metri donne, cioè al miglior risultato di sempre da Perth ’98 per una coppia italiana ai Mondiali nella specialità, hanno però mancato il sesto posto per soli 8 punti e rotti, posizione che avrebbe significato World Series 2020 e possibilità di confronto con le coppie migliori al mondo. Resta da capire che cosa si accaduto negli ultimi mesi a Giovanni Tocci e perché sembri lontano dalla forma migliore (anche se nelle rotazioni avanti ha saltato comunque bene anche oggi, pur chiudendo ultimo nella finale da 1 metro), ma è necessario aspettare l’esito della gara dai tre metri. Perché una qualificazione di Elena e Giovanni ai Giochi Olimpici cambierebbe già radicalmente il risultato della spedizione azzurra. Per il resto, ci aggrappiamo ai 31 anni in due della coppia Pellacani-Giovannini, il vero futuro dei tuffi azzurri, e siamo pronti a scoprire qual è il vero potenziale della coppia Pellacani-Bertocchi nel trampolino 3 metri sincro (gara olimpica, prevista domani) al cospetto dei migliori al mondo. Obiettivo finale, per il momento. Poi si vedrà…

 

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Foto: FIN

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