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Tuffi, Mondiali 2019: la Cina completa il poker di ori, Wang trionfa da un metro. Giovanni Tocci abdica, ultimo

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Quattro su quattro in Corea, sette consecutivi nella gara dal metro uomini: la Cina soffre, insegue per quasi tutta la finale, vede il campione uscente cedere il titolo pur restando di bronzo (Peng), ma trova comunque quel che cercava con l’altro tuffatore, Wang Zongyuan, cioè l’ennesimo titolo in questo Mondiale a Gwangju per ora perfetto per lo squadrone asiatico. La finale dal trampolino 1 metro regala enormi emozioni, capovolgimenti di fronte a ripetizione, cambi di scenari (al secondo giro in testa c’era il polacco Lesiak, a metà gara il coreano Woo). Purtroppo, non per Giovanni Tocci, che si trova a suo agio al momento solo nella rotazioni avanti, ma non ha attualmente il passo dei migliori e probabilmente dalla terza serie in avanti comincia a pensare alla gara più importante della manifestazione per lui in Asia, cioè quella dai tre metri, dove si giocherà un posto immediato per Tokyo 2020, “premio” per i dodici finalisti. Italtuffi ancora senza medaglie dopo tre giornate, ma non era impossibile da prevedere vista la forma lontana dai giorni migliori del cosentino e una rincorsa contro il tempo e gli infortuni da parte di Elena Bertocchi. Gara comunque emozionante, oro e bronzo per la Cina, argento al Messico, ma ottime prove del coreano Woo (alla fine quarto per 8,85 e del tedesco Hausding. Ultimo posto per il citato Tocci. 

PRESENTAZIONE

Qualificazione due giorni fa dominata, al solito, dai due cinesi Wang Zongyuan (429.40) e Peng Jiafeng (410.80). Terza posizione per il padrone di casa, il sudcoreano Woo Haram (396.10). Subito dietro il messicano Rommel Pacheco. (390.40). Il programma di Giovanni Tocci: doppio e mezzo avanti carpiato (2.6), doppio e mezzo avanti con un avvitamento (3.2), doppio e mezzo indietro raggruppato (3.0), doppio e mezzo rovesciato raggruppato (3.0), triplo e mezzo avanti raggruppato (3.0), doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (3.1) Dodici protagonisti, l’azzurro quinto a salire sul trampolino dopo l’ottavo posto in eliminatoria. Due medaglie per l’Italia in questa gara inserita in programma da Perth 1991: bronzo di Sacchin dopo una serie folle di emozioni a Melbourne 2007 (era in testa a metà) e stessa medaglia per Giovanni Tocci due anni fa a Budapest 2017. Cinque i tuffatori che si sono confermati in finale dal 2017: Heatly, Peng, Tocci, Hausding, Kolodiy. La Cina ha perso solamente tre volte questa gara su dodici tentativi, nel 1991, 1994 e nel 2005. Negli ultimi 14 anni è stato un dominio asiatico.

PRIMA SERIE

Parte alla grande il sudcoreano Woo, 71,40 sul doppio e mezzo ritornato carpiato. Tutti vicini comunque e buon inizio di Giovanni Tocci, che prende la media dell’8 sul doppio e mezzo avanti carpiato, tuffo però dal coefficiente basso (2.6): totale 62.40. Woo guida su Lesiak, Peng, Wang, Hausding che infila il doppio e mezzo avanti ritornato da 66.65.

SECONDA SERIE

Cinesi in difficoltà, al quinto e sesto posto. Tocci precipita indietro in classifica in una gara dal livello altissimo prendendo la media del “6” sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Incredibile graduatoria: c’è il polacco Lesiak in testa dopo i 75 punti presi sul triplo e mezzo avanti raggruppato. Secondo l’ucraino Kolodiy, terzo Woo. Pronostici per ora ribaltati.

TERZO SERIE

Hausding 79,20 sul triplo e mezzo avanti carpiato. Doppio e mezzo indietro carpiato per Giovanni Tocci, che purtroppo sbaglia completamente l’entrata in acqua: aspetta ad aprire, arrivano i 4,5, 40,50. Totale 160,50. Lesiak, al comando, supera quota 200 dopo il doppio e mezzo rovesciato con la media del 6,5. L’americano Herrera si supera sul doppio e mezzo avanti con due avvitamenti, ma è indietro in classifica. Kolodiy non spinge benissimo sul doppio e mezzo indietro, ma non riesce a trovare la verticalità: 58,50, totale 199,40. Hausding sempre al comando. Woo Haram con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento, molto bravo: 70,40, è secondo vicino ad Hausding con 206.15. Peng Jianfeng, doppio e mezzo rovesciato raggruppato sbagliato in eliminatoria, ma non in finale: super tuffo, alto, apertura da manuale. Raggruppatura stretta, bella entrata, 73,50 e quarto posto in risalita con 201,00 punti. Chiude Wang Zongyuan con il 305 B, doppio e mezzo rovesciato carpiato: altissimo, elegante, ma con una incertezza nella parte finale. Media del 7, 67,20, settimo posto. Primo Hausding, davanti a Woo, Lesiak, Peng, Pacheco Marrufo. Tocci è ultimo a quasi 43 punti dalla medaglia virtuale.

QUARTA SERIE

Hausding: 305 C, doppio e mezzo indietro raggruppato. Bene, ma non benissimo, “scoda” un po’ nel finale, 52,50. Perde colpi, totale 265,55. Giovanni Tocci con il 305 C, doppio e mezzo rovesciato raggruppato. Abbastanza bene, finalmente è arrivato in punta al trampolino, spingendo, con buona rotazione. Ma manca la giusta verticalità: tuffo da 6, 55,50. Gara difficile per il cosentino, che sembra lontano dalla forma migliore. Kolody con il 305 C, tuffo che aveva sbagliato in eliminatoria, non adesso: 72.00, in testa con 271,40. Ultimo atto dalle grandi emozioni. E’ tornato in corsa Pacheco Marrufo: 405 B, doppio e mezzo ritornato raggruppato. Tuffo altissimo, eccezionale l’entrata, prende solo 9 come voti valiti: 81.00, 280,95 scatta avanti con 9 punti e mezzo su Kolodiy. Che gara! Woo Haram sul doppio e mezzo avanti carpiato, supera Pacheco con 80 punti. E’ un continuo sorpasso. Peng e Wang portano lo stesso tuffo: il 405 B, doppio e mezzo ritornato carpiato. Entrata in acqua “scarsa”, molto lontano dal trampolino, troppa spinta, non controlla la forza: 64,60 per il primo, totale 265.60. Quarto posto a 21 punti da Woo Haram. Si fa dura per il campione uscente. Chiude Wang con il confronto diretto in casa cinese: attentissimo, gran tuffo. Si supera: 86,70, mette altro “pepe” a questa gara, si posiziona tra Woo e Pacheco con 284.40. Finale tirata ed emozionante: in 5 punti ci sono Woo, Wang e Pacheco Marrufo. Sempre ultimo Giovanni Tocci, purtroppo.

QUINTO GIRO

Bene Hausding, anche se è troppo lontano dal trampolino: 67,50, totale 333.05. Penultima “fatica” per Giovanni Tocci che deve pensare già alla gara dai tre metri e alla possibile qualificazione olimpica: triplo e mezzo avanti raggruppato, trova più ritmo. Ma non è ancora lui: arriva in punta, spinge verso l’alto, entrata discreta, 58.50. Non grandi voti, 274,50 il totale. Kolodiy sente aria di medaglia: 70,40 sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Davanti, ma immediatamente scavalcato da Pacheco grazie al tuffo difficile con due avvitamenti e mezzo. Wu trova il primo errore della sua gara sul doppio e mezzo indietro raggruppato e ora si fa dura per lui: 57.00, secondo posto a 9 punti dal messicano. Cinesi ancora con lo stesso tuffo: triplo e mezzo avanti carpiato. Inizia Peng: grande facilità sulla tavola, leggermente avanti, carpiatura perfetta, eleganza. E’ quarto però con 338.20, tuffo da 72.60. Wang prova a ribaltare la classifica: tuffo buono. Non riesce ad aprire bene le braccia e stendersi in verticale. Un po’ a cucchiaio: 74,25, vola in testa però con 5.70 punti su Pacheco. E’ sfida Cina-Messico per l’oro e Corea del sud-Ucraina-Cina per il bronzo. Prosegue l’equilibrio. Più indietro Hausding.

SESTO E ULTIMO GIRO

Buona gara per Hausding, che sembra crescere di condizione. Ma la medaglia è impossibile. Chiude Tocci con il doppio e mezzo ritornato raggruppato: ottimo tuffo finalmente, bella entrata in acqua. Tuffo che gli diede la medaglia a Budapest. Chiude a 344,25, compiendo un passo indietro notevole rispetto a due anni fa, ma anche considerando l’eliminatoria in Corea. Pazienza. Lesiak chiude una bella gara con un ottimo piazzamento. Bravo anche Herrera, sotto i 400 punti di un niente. Kolodiy per il podio: ma porta un solo avvitamenti e mezzo, tuffo dal coefficiente molto basso, 2,6. Salto leggermente avvitato, 54,60, totale 396,40. Addio medaglia. Ancora una volta i coefficienti si dimostrano fondamentali. Non perfetto Pacheco, la tensione si fa sentire sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Rischia la medaglia, rientra in gioco anche il campione del mondo uscente, il cinese Peng. Woo Haram chiude bene una grande gara, ma non arriva una super entrata, anzi: tuffo gli “scappa” un po’ via, tensione e stanchezza. Finisce dietro Pacheco e il messicano si salva: sarà medaglia, seconda per il Paese centroamericano in questa gara. Clamoroso Peng: alto, bell’ingresso in acqua sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Ma non basta per superare Pacheco, si è svegliato troppo tardi: 76,80, dietro il messicano, ma medaglia sicura e buona rimonta comunque del campione uscente. Chiude, per l’oro, Wang Zongyuan: gli bastano 62 punti per trionfare. Non impeccabile, ma non serviva esserlo. E’ poker Cina, quattro ori su quattro. Arriva in punta, buona entrata, solo leggermente avanti: 440,25, un dominio. Oltre venti punti di vantaggio. Oro Wang, argento Pacheco, bronzo Peng. Ultimo, cioè dodicesimo, Giovanni Tocci.

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Foto: Lapresse

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