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Ciclismo

Tour de France 2019, risultato decima tappa: Van Aert beffa al fotofinish Viviani, tanti big attardati per i ventagli

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Grandi colpi di scena nella decima tappa del Tour de France 2019. Come spesso accade alla Grande Boucle, le frazioni che sembrano sulle carte le più semplici, riservano in verità grandi insidie per gli uomini di classifica e questa volta è stato il vento a stravolgere la situazione. Nel tratto finale dei 217,5 km da Saint-Flour ad Albi si è formato infatti un ventaglio e sono rimasti attardati molti big, come Fuglsang, Pinot, Uran, Porte che hanno perso più di un minuto e mezzo. La vittoria di tappa è andata invece a Wout Van Aert. Il tre volte campione del mondo di ciclocross ha battuto i favoriti nella volata ristretta, beffando al fotofinish Elia Viviani. La maglia gialla resta sulle spalle di un Julian Alaphilippe sempre più brillante, mentre Giulio Ciccone perde quella bianca, che passa a Egan Bernal.

Partenza scoppiettante, con tanti attacchi e la fuga di giornata si forma dopo un paio di chilometri con cinque corridori: Tony Gallopin (AG2R-La Mondiale), Natnael Berhane (Cofidis), Anthony Turgis (Total Direct Energie), Mads Würtz Schmidt (Katusha-Alpecin) e Odd Christian Eiking (Wanty-Groupe Gobert). La Sunweb prova poi un’azione a sorpresa con Nikias Arndt che pilota fuori dal gruppo Michael Matthews, seguito a ruota da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Le altre squadre però reagiscono subito e annullano questo tentativo, mentre poco dopo parte al contrattacco Michael Schär (CCC), che raggiunge i fuggitivi, che vengono a questo punto lasciati andare via dal gruppo. Su tutti e quattro i GPM di giornata passa primo Berhane, mentre il traguardo volante di La Primaube viene vinto da Eiking.

Nel finale aumenta notevolmente l’andatura e a 35 km dal traguardo la Deceuninck-Quick Step fa un ventaglio e il gruppo si spezza in più parti. Tanti big rimangono attardati, tra cui Fuglsang, Pinot, Uran, Porte, Ciccone e Aru. Nel frattempo la prima parte del gruppo, formato da una cinquantina di corridori, va a riprendere i fuggitivi ai -25 km. Nel secondo gruppo i capitani si mettono in prima persona a tirare e c’è un’ulteriore selezione, con Aru e Ciccone che finiscono in un terzo gruppetto, in cui c’è anche Mikel Landa, che colpito dalla sfortuna, fora nel momento peggiore e perde quindi molto terreno. Il gruppo della maglia gialla continua ad andare a tutta, tirato anche dalla INEOS, e nessuno da dietro riuscirà più a rientrare.

Ci si gioca così la vittoria in una volata ristretta, lanciata dagli uomini della Sunweb per Matthews, che si pianta però nel momento decisivo. Da dietro si lancia Van Aert, che con grandissima potenza riesce ad imporsi sul traguardo, battendo al fotofinish, con un colpo di reni perfetto, Elia Viviani, che aveva provato a rimontare sull’esterno, ma senza riuscirci. Terzo Caleb Ewan, seguito da Matthews e Sagan, mentre Sonny Colbrelli e Matteo Trentin si piazzano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Il gruppo di Pinot arriva a 1’40”, mentre quello di Landa a 2’10”. Stravolta quindi la classifica generale con Julian Alaphilippe che guida ora con 1’12” su Geraint Thomas, 1”16” su Egan Bernal, 1’27” su Steven Kruijswijk e 1’45” su Emanuel Buchmann.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LaPresse

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