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Ciclismo

Tour de France 2019, la maledizione si abbatte ancora sulla Francia! Pinot si ritira, Alaphilippe in crisi: la vittoria resta una chimera!

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Dal sogno di vincere il Tour de France dopo 34 anni di digiuno al brusco risveglio di un venerdì da incubo che ridimensiona le ambizioni dei Galletti. La maledizione si abbatte ancora una volta sui padroni di casa al termine di una giornata da tregenda e le speranze di conquistare la corsa di casa sono sfumate nella maniera più rocambolesca e inattesa: salvo ribaltoni improbabili nella frazione di domani, i transalpini dovranno ancora aspettare per poter festeggiare un trionfo alla Grande Boucle, l’apoteosi di Bernard Hinault nel 1985 rimarrà l’ultima affermazione dei francesi nella kermesse ciclistica più importante al mondo. Sembra che gli Dei del pedale si rivoltino contro il Paese che ospita l’evento simbolo della stagione, spesso sul più bello accade qualcosa che spezza le speranze di un popolo intero: questo venerdì 26 luglio ha portato in dote il ritiro di Thibaut Pinot a causa di un infortunio e l’addio di Julian Alaphilippe alla maglia gialla.

Il Moschettiere ha cercato di difendere strenuamente il simbolo del primato ma è transitato in cima al Col de l’Iseran con oltre due minuti di ritardo dallo scatenato Egan Bernal e, complice anche la neutralizzazione della frazione a causa della frana in fondo alla discesa, ha dovuto dire addio al primo posto in classifica: ora occupa la seconda piazza a 45” dal colombiano, la sensazione è che dovrà cercare di difendere quantomeno il podio nell’ultima tappa alpina in programma domani mentre attaccare il sudamericano sarà impossibile. Sia chiaro, l’alfiere della Deceuninck-Quick Step ha già fatto fin troppo, è un uomo da Classiche che ha trovato tre settimane da sogno indossando a lungo la maglia gialla, vincendo addirittura la cronometro di Pau, difendendosi egregiamente sui Pirenei, sull’Izoard e sul Galibier.

La sfortuna ha invece colpito Thibaut Pinot che ha regalato grandissime emozioni sui Pirenei rimanendo nelle posizioni di vertice, ci si aspettava un attacco sulle Alpi e invece ha picchiato il ginocchio contro il manubrio durante una caduta, ha provato a stringere i denti negli ultimi due giorni ma oggi è stato costretto al doloroso ritiro. La Francia rimane con le mosche in mano e rinvia i sogni di gloria al prossimo anno con tanto amaro in bocca per un’occasione non sfruttata al meglio considerando le assenze di Chris Froome, Tom Dumoulin, Primoz Roglic (e Vincenzo Nibali non al top) oltre a un percorso che sembrava disegnato su misura.

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Foto: Lapresse

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