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Scherma, Mondiali 2019: presentazione Italia spada femminile. Un mix di giovani e veterane per proseguire nella risalita

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Da Rio 2016 a Tokyo 2020, quattro anni per cancellare una delusione tremenda e prendersi quello che incredibilmente era sfuggito prima dell’Olimpiade brasiliana. Il tutto, però, passa da un Mondiale di Budapest importantissimo per la spada femminile italiana, che ha bisogno di un piazzamento importante per continuare nella sua rinascita.

Ripartire dopo il 2016 non è stato facile, perchè quello delle azzurre era stato un clamoroso “suicidio sportivo”, con l’Italia che si era trovata anche in vetta al ranking mondiale, per poi crollare incredibilmente, fallendo tutti gli appuntamenti tra Coppa del Mondo, Europei e Mondiali. Una serie di risultati negativi, che portarono la sola Rossella Fiamingo a volare in Brasile, dove comunque la siciliana vinse la medaglia d’argento.

Da quella mancata qualificazione è stato necessario ripartire e lo staff tecnico ha deciso di puntare su un mix di veterane e giovani, che ha avuto probabilmente la sua definitiva esplosione proprio negli ultimi Europei con una bellissima medaglia di bronzo. Una squadra con ottime potenzialità, sicuramente tanto talento e che può essere competitiva anche a livello mondiale.

Nel ranking della FIE l’Italia è attualmente all’ottavo posto, ma ha tutte le qualità per poter risalire. Mara Navarria è la Campionessa del Mondo in carica e vorrà difendere anche questo suo titolo, ma soprattutto è un collante fondamentale all’interno della squadra. Rossella Fiamingo è una grande garista, anche se le volte le è mancato qualcosa proprio con il quartetto, non riuscendo a dimostrare tutta la sua immensa qualità.

Poi ci sono le giovani terribili come Alice Clerici (finora sempre scelta al posto di Alberta Santuccio) e soprattutto Federica Isola. Quest’ultima è un talento cristallino, una possibile grandissima protagonista della spada mondiale, in un’arma nella quale ha dominato a livello giovanile. Da loro due l’Italia ha voglia di ripartire e soprattutto cancellare quella delusione passata.

 

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Foto: Bizzi/Federscherma

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