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Nuoto di fondo, Mondiali 2019: Gregorio Paltrinieri sarà un caimano olimpico. Un primo passo a Gwangju ma c’è da lavorare…

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Ammettiamo, un po’ di delusione c’è. Da tifosi, prima ancora che da cronisti, una speranza per la medaglia nella 10 km di nuoto di fondo mondiale a Gwangju (Corea del Sud) di Gregorio Paltrinieri c’era. Non era facile: il contrattempo nella preparazione in Florida che, al contrario di quanto si possa pensare, non va sottovalutato e l’esperienza ancora non massimale hanno reso complicato centrare al primo colpo iridato il podio.

E’ vero, il successo alle Universiadi 2017 in solitaria o la vittoria nei Campionati USA facevano sperare ma i Mondiali sono un’altra storia e oggi in ballo non c’era solo la top-3, c’era anche la carta olimpica. L’obiettivo, da questo punto di vista, è stato centrato perché il sesto posto è quanto basta e si può sorridere perché anche il buon Mario Sanzullo ha portato a casa la pelle con una condotta di gara intelligente, valsa la nona piazza. Target centrato ma alcuni punti di domanda ci sono.

Si poteva fare di più? Paltrinieri, se partecipa, deve vincere? Quesiti leciti ma una chiave di lettura può essere la seguente: allo stato attuale delle cose, meglio di così non si poteva. Si è detto dell’esperienza e di una preparazione non perfetta ma è giusto sottolineare la forza degli avversari da affrontare. Di sicuro, fa paura il tedesco Florian Wellbrock, avversario del carpigiano anche in piscina, che, forse, ha maggiori credenziali ora come ora per la magica doppia “acque libere-piscina”. Per saperlo bisognerà attendere le prove in vasca dal 21 al 28 luglio.

Nulla si ottiene con facilità e Gregorio lo sa bene. Per questo la prova sudcoreana va interpretata come uno step per continuare a lavorare. Lo ha detto lui stesso al termine e lo ha ribadito il tecnico Stefano Morini. L’avventura del campione olimpico e mondiale dei 1500 sl nel fondo non è ancora terminata, perché giovedì 18 luglio ci sarà la staffetta, che probabilmente è la specialità nella quale il Bel Paese ha maggiori chance per imporsi. Lo scopriremo, ma giudicare la sesta piazza come un fallimento non è corretto e tale considerazione ha più i crismi del tifoso innamorato deluso.

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Foto: shutterstock

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