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MotoGP, Mondiale 2019: Ducati e l’annosa criticità della percorrenza in curva che dura dai tempi di Casey Stoner

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Siamo al giro di boa del Mondiale 2019 di MotoGP e la sensazione che già sia calato il sipario è forte. La decima vittoria al Sachsenring (Germania) di Marc Marquez, sulla Honda, ha proiettato l’asso nativo di Cervera sempre più in vetta alla classifica generale, con 58 lunghezze di vantaggio sul primo degli inseguitori, ovvero Andrea Dovizioso (giunto quinto ieri sulla Ducati, alle spalle del compagno di team Danilo Petrucci). Un’ennesima dimostrazione che qualcosa nella Rossa non va e, dopo la batosta di Assen, è arrivato anche il responso tedesco, che ha rimandato la scuderia di Borgo Panigale.

Ma, cosa c’è che non va? Il problema a quanto pare è sempre lo stesso: velocità di percorrenza in curva. Lo ha detto chiaramente Dovizioso, intervistato ieri ai microfoni di Sky Sport, che questa criticità cronica che la Rossa si porta dietro da diverso tempo è il vero tallone d’Achille di una moto per tanti altri aspetti performante. Di fatto, in una categoria dove tutti vanno molto forte e contro un Marquez di questo livello, serve qualcosa di diverso.

Non basta più un semplice lavoro di affinamento del set-up o accorgimenti in funzione del tracciato che si affronta. La Ducati sembra essere arrivata al solito limite. Lo stesso problema di cui parlavano anche Valentino Rossi, nella sua esperienza poco fortunata a Borgo Panigale, e anche lo stesso Casey Stoner, l’unico in grado di metterci una pezza, guidando solo come lui ha saputo fare nel corso del tempo. Nella massima cilindrata però ogni minimo dettaglio fa la differenza e constatare che il “turning” è l’aspetto su cui lavorare tanto è un duro colpo al lavoro fatto dal team italiano.

Dovizioso l’ha detto chiaramente: “Se la Ducati vuole vincere, ha bisogno di essere più efficiente da questo punto di vista“. Parole amare e piuttosto chiare quelle del forlivese, un po’ anche influenzate da un momento non felicissimo, visto che Petrucci (fresco di rinnovo) è arrivato davanti in Germania. Ora, la classe regina si ferma e ripartirà da Brno (Repubblica Ceca), tra poco meno di un mese (2-4 agosto), dove tentare di arrestare l’incedere di Marquez sarà il vero nodo da sciogliere per tutti.

 

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Foto: Valerio Origo

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