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Editoriali

Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri: i più grandi vincitori seriali dello sport italiano contemporaneo

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C’è chi vince una volta sola e chi lo fa a ripetizione. La maggior parte degli atleti reagisce ai successi con un inevitabile appagamento. Altri, invece, si nutrono dell’aroma inebriante della vittoria, a tal punto da non poterne più fare a meno.

Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri sono i più grandi vincitori seriali dello sport italiano contemporaneo. Gli ultimi cannibali, verrebbe da dire. Una stirpe in via di estinzione alle nostre latitudini, dove spicca un numero consistente di ottimi atleti nelle più svariate discipline, ma con pochi fuoriclasse in grado di dominare.

I due fenomeni del nuoto stanno ricalcando le gesta di icone del passato come Valentina Vezzali, Armin Zoeggeler, Alberto Tomba e Stefania Belmondo (solo per citarne alcuni): perché vincere una volta rende campioni, farlo sistematicamente regala l’immortalità sportiva.

A fare la differenza è la motivazione. Una sfida infinita con il proprio Io, inseguendo nuovi record e ponendo l’asticella sempre più in alto. E’ la gloria che chiama nuova gloria. E quando si viene sedotti dall’estasi del trionfo, non resta altra strada che continuare ad inseguirlo come una stella cometa.

Federica Pellegrini vanta un palmares da brividi: sei ori mondiali, uno olimpico e sei europei, contando solamente le gare individuali in vasca lunga…Non scherza neppure Paltrinieri: tre titoli iridati (e potrebbero diventare quattro con i 1500 sl già in questa edizione…), uno a cinque cerchi  e cinque continentali.

C’è da giurare che il cammino di questi due monumenti non sia di certo finito qui. C’è un’Olimpiade da vivere a Tokyo 2020 da protagonisti assoluti. La Divina cercherà in tutti i modi di cancellare la sua idiosincrasia con i Giochi, provando a tornare sul podio a distanza di ben 12 stagioni dall’oro di Pechino 2008: farlo a quasi 32 anni avrebbe del sensazionale. Paltrinieri, invece, insegue una soave ossessione: l’accoppiata 1500 sl-10 km in acque libere (che, a questo punto, potrebbe anche tramutarsi in tris con gli 800 sl). Sfide complesse e vette sempre più alte da scalare. Eppure nulla può spaventare chi vive con un unico scopo vitale: la vittoria.

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