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Formula 1

F1, GP Ungheria 2019: il tracciato dell’Hungaroring ai raggi X. Ferrari sfavorita per l’aerodinamica, insidia Red Bull per la Mercedes

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Sono passati solamente pochi giorni da una delle corse più caotiche, imprevedibili ed emozionanti degli ultimi anni di F1, con il GP di Germania che ha offerto uno spettacolo in grado di riavvicinare molte persone a uno sport che ha assoluto bisogno di giornate come quella appena vissuta per ritrovare la corretta via: Max Verstappen ha vinto per la seconda volta in stagione, Lewis Hamilton è incappato in una domenica storta dimostrando di essere umano e Sebastian Vettel è tornato di gran carriera a regalare soddisfazioni.

Tutti questi elementi portano verso l’imminente GP di Ungheria in modo un po’ diverso a quanto avvenuto fino a ora in stagione, dove la Mercedes dovrà per la prima volta avvicinarsi a un fine settimana con l’obiettivo di rialzare la testa e l’olandese della RedBull proverà a proseguire il suo momento di straordinaria forma e magari accorciare ancora il suo divario in classifica con la seconda delle due vetture d’argento. L’Hungaroring è un tracciato atipico, molto stretto e tortuoso tanto che potrebbe quasi ricordare un circuito cittadino senza muretti per via delle numerose curve secche che si stagliano lungo il suo layout di 4381 metri; certamente questo tipo di conformazione richiede un grip meccanico non indifferente, l’aerodinamica ha sempre avuto un fattore chiave qui e di conseguenza non dovrebbe essere un tracciato particolarmente favorevole per le caratteristiche della SF90 che si trova molto più a suo agio in situazioni di percorrenza veloce e di lunghi rettilinei, assenti in Ungheria.

Vista la conformazione del circuito e lo stato attuale di forma di Verstappen, oltre alle piccole increspature sorte dopo la Germania in casa Mercedes, potremmo dunque avere proprio nell’olandese il principale avversario di Hamilton e Bottas per la conquista della vittoria, con le due Ferrari che restano però all’angolo pronte a sorprendere nuovamente in positivo come accaduto ad Hockenheim fin tanto che la pista è rimasta asciutta. Charles Leclerc dovrà dimostrare di avere la maturità di riuscire a mettersi alle spalle un errore che gli è costato forse anche la vittoria e ripresentarsi qui con quella stessa cattiveria prestazionale e solidità che lo aveva contraddistinto dal Paul Richard in poi, mentre Sebastian Vettel potrebbe aver fortemente giovato dal punto di vista mentale da quanto avvenuto nel suo GP di casa e riprendere così a spingere nel migliore dei modi. Chi appare invece ormai sempre più in crisi è certamente Valtteri Bottas, il finlandese ha sprecato una chance clamorosa di riaprire il mondiale domenica e le sue prestazioni stanno cominciando a far storcere il naso sempre più anche all’interno del box.

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Twitter: MickBrug

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