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Ciclismo

Cicloturismo e bikepacking, come prepararsi al meglio per la vostra vacanza in bicicletta

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L’estate è alle porte e con essa la voglia di evadere, cercare mete lontane dallo stress quotidiano per ritrovarci finalmente non più come impiegati, ma come persone. Abituati all’era digitale, dove tutto è immediatamente (o quasi) alla portata di tutti, utilizziamo il periodo delle ferie estive per allentare i ritmi ed esplorare con lentezza il mondo intorno a noi, che spesso guardiamo, ma raramente osserviamo. 

La vostra bicicletta è chiusa da tempo nel garage a prendere polvere e allora perché non prendere un paio di cose, gonfiare le ruote e partire con lei? Con pochi accorgimenti, un bagaglio leggero e la forza delle vostre gambe potreste scoprire anche a poca distanza da casa degli universi del tutto unici e particolari. 

In Italia il cicloturismo è un settore in costante espansione e, seguendo prevalentemente un asse sud-nord, nell’ultimo quinquennio ha quasi raddoppiato le presenze sulla strada. Anche i ricavi, in un Paese dove la cultura della bicicletta è ancora ben lontana dall’essere sviluppata, non sono niente male: i 6 milioni di persone che nell’ultimo anno hanno organizzato il loro viaggio sulle due ruote hanno contribuito a far girare l’economia, decretando la crescita di un settore che fattura quasi 7,6 miliardi di euro l’anno.

Cicloturismo e bikepacking, similitudini e differenze

Vi sta solleticando l’idea di viaggiare con la vostra bici, ma subito vi viene in mente una domanda: come faccio a trasportare i bagagli? Nel cicloturismo tradizionale il trasporto di abiti e attrezzi è legato alla presenza del portapacchi (soprattutto posteriore) che, se da una parte aumenta la capacità di carico della bicicletta (anche fino a 100 litri), dall’altro rischia di appesantirne le performance. Al contrario, il bikepacking prevede che le borse siano agganciate al telaio del mezzo favorendone in questa maniera l’aerodinamica (a danno, però, della capienza).

Non c’è una soluzione giusta alla domanda se è meglio il portapacchi o le borse che seguono la filosofia del bikepacking: tutto sta a voi e al tipo di itinerario che intendete percorrere. Purtroppo il fatto che il primo metodo è omologato generalmente solo per alcuni tipi di biciclette (aspetto che vi vincola nella scelta del viaggio), rispetto alle sacche della seconda categoria (che si adattano bene a qualsiasi mezzo abbiate), gioca un po’ a sfavore del portapacchi, che spesso è risultato obsoleto.

Pianificare il viaggio

Che decidiate di partire con il caro e vecchio portapacchi o con le borse che si inseriscono negli spazi liberi del telaio, poco importa: l’importante è pianificare bene a casa il tipo di viaggio che volete fare e tenervi pronti per gli imprevisti (non necessariamente negativi) che sicuramente incontrerete nella vostra pedalata. Quattro sono gli aspetti principali da tenere a mente:

 

  • Location: Possiamo chiamarla anche meta del viaggio o l’ambiente che vi troverete ad attraversare. Ovviamente se scegliete il deserto o piuttosto le montagne innevate cambierà, se non la sostanza (perché sempre di un percorso in bici stiamo parlando), la forma del vostro itinerario. Nulla che non si possa superare, ma occorre essere ben preparati sul tipo di ambiente che attraverserete per evitare possibili sorprese.
  •  Lunghezza e tipologia di viaggio: Di pari passo con la scelta della meta, è necessario pensare a che tipo di esperienza volete avere. Preferite sfidare la vostra resistenza e capire fino a che punto potete spingervi o amate un viaggio più tranquillo e che vi permetta di godere a pieno dell’ambiente che vi circonderà? Altre due domande: quanto tempo avrete a disposizione e quanti chilometri pensate di fare in una giornata? Pensateci a casa, perché potrebbe cambiare totalmente il tipo di viaggio che affronterete.

 

  1. Strade e sentieri: Avete capito quale sarà la meta del vostro viaggio e sapete in maniera generale come impostare il vostro viaggio. Il cicloturismo è un percorso on the road, per cui dovete conoscere in linea di massima le infrastrutture con cui avrete a che fare: le strade o i sentieri da percorrere, capolinea degli autobus o stazioni dei treni, distanza tra le principali tappe che toccherete.
  2. Attrezzatura: In questo genere di viaggi non c’è spazio per il superfluo, per cui oltre ai vostri vestiti e al necessario per dormire (sempre che la stagione non vi consenta di riposare all’addiaccio), trovate spazio per queste attrezzature di base: un kit di pronto soccorso; uno di riparazione per le forature; un sistema di antifurto per la vostra bici (come quello proposto dalla piattaforma BIKEBEE che consente, grazie a stickers adesivi e GPS da inserire nel mezzo, di registrarvi come legittimi proprietari e tenere contemporaneamente sotto controllo la posizione del mezzo); il vostro coltellino svizzero e power bank per caricare in ogni momento i vostri dispositivi elettronici.

 

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Foto: Nomad_Soul shutterstock.com

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