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Ciclismo

Adriatica Ionica Race 2019, criterium di apertura: sprint vincente di Bauhaus nella notturna di Venezia Mestre, sarà anche leader

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Il venticinquenne tedesco Phil Bauhaus (Bahrein Merida) vince la volata di gruppo nel particolare criterium d’apertura dell’Adriatica Ionica Race 2019 nel circuito cittadino di Venezia Mestre. Battuto il ventiduenne colombiano Álvaro José Hodeg (Deceuninck Quick-Step) che in questa stagione aveva agguantato numerose vittorie dimostrando attitudini importanti nelle volate di gruppo. Mark Cavendish (Dimension Data) fa lavorare a lungo la squadra ma poi non disputa la volata.

Questo inizio curioso dell’Adriatica Ionica Race 2019 prevedeva una suggestiva corsa in notturna sul circuito di 2700 metri a Venezia-Mestre da ripetere trenta volta. Una vera e propria passerella visto che la corsa era neutralizzata e dopo esser stati doppiati gli atleti venivano fermati dai direttori di gara. Sotto gli occhi del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro i velocisti puri non si sono fatti mancare l’occasione più ghiotta con 81 Km totali senza un metro di salita.

Sono in sei a tentar la fuga, Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise), Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy) Alex Kirsch (Trek-Segafredo) e Sjoerd Van Ginneken (Roompot-Charles), anche se consapevoli di non poter aver spazio. Tutto è infatti finito come previsto con la Dimension Data a riprendere la fuga ai -30 Km dal traguardo, in favore dello sprint di Mark Cavendish.

Gli ultimi due giri sono stati corsi a ritmi folli con tante squadre impegnate per lo sprint dei loro velocisti. Le più attive sono state la Dimension Data, la Deceuninck Quick-Step e la Bahrein Merida che ha organizzato il treno migliore lanciando perfettamente Phil Bauhaus bravo a completare l’opera firmando il primo successo di un 2019 fino a questo momento piuttosto deludente.

Finisce secondo e battuto il nome nuovo della velocità, viene dalla Colombia e presto potrà recitare un ruolo da protagonista, il suo nome è Álvaro José Hodeg, terzo chiude Vanmarcke, quarto Martinelli e poi Modolo, tutti vicinissimi. Da domani si inizia a fare sul serio con l’arrivo di Grado che propone cinque tratti in sterrato nel finale di una tappa che misura 189 Km.

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Foto: Pier Colombo

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