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Roland Garros 2019, Dominic Thiem in finale contro Nadal! Battuto Novak Djokovic dopo una battaglia infinita

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Neverending story: si chiude dopo due giorni, divisi in quattro round, per complessive quattro ore e quattordici minuti di gara, la seconda semifinale del torneo maschile del Roland Garros, al termine della quale il numero quattro, l’austriaco Dominic Thiem, batte la testa dei serie numero uno, il serbo Novak Djokovic, con il punteggio di 6-2 3-6 7-5 5-7 7-5, e domani affronterà nell’atto conclusivo l’iberico Rafael Nadal, che ieri aveva superato l’elvetico Roger Federer.

Ieri l’incontro era stato sospeso sul punteggio che vedeva il serbo sotto 2-6 6-3 1-3, ed alla ripresa Thiem conferma lo strappo dopo aver annullato una palla per il controbreak, poi Djokovic, grazie ad un parziale di 12 punti a 5, trova l’aggancio sul 4-4, con break a 30 nel settimo gioco. Thiem si salva nel nono game, dove annulla altre due palle break, poi ad essere decisivo è il dodicesimo gioco, davvero infinito: si giocano 18 punti, il serbo manca tre occasioni per andare al tie break, e così al quarto set point l’austriaco ne approfitta e porta a casa la terza partita.

Nella quarta frazione Djokovic reagisce, trovando il break nel terzo gioco, poi però concede l’immediato controbreak, risalendo da 15-40 ma capitolando poi ai vantaggi. Il serbo però è una furia e ritrova subito lo strappo, questa volta addirittura a zero, salendo 3-2 e servizio. Djokovic riesce a confermare il break una prima volta (portando a 9 i punti consecutivi), ma nell’ottavo gioco è costretto a cedere ancora il servizio. Thiem tiene la battuta, va 5-4 ed obbliga il balcanico a servire per rimanere nel match: spalle al muro il numero uno si scatena e con un parziale di 12 punti a 3, vince i seguenti tre giochi (con break a 30 nell’undicesimo) e rinvia ogni decisione al set decisivo.

La quinta partita vede Thiem tenere agevolmente il servizio in apertura, poi Djokovic è costretto ai vantaggi, dove deve annullare anche un break point. Medesimo destino per l’austriaco nel terzo gioco, ma poi il numero 4 del seeding (e del mondo) trova il break a 15, confermandolo al termine di un parziale di 11-3. Sul 4-1 non pesante per Thiem, Djokovic deve fronteggiare una nuova palla break (che assomiglia ad un match point), ma si salva, poi arriva la pioggia a rimandare i giocatori negli spogliatoi. Dopo oltre un’ora di sospensione il primo punto è già controverso: Djokovic chiama out una palla che invece il giudice di sedia vede dentro. Il serbo non si disunisce, si affida al servizio e risale fino a portarsi 2-4. Nel settimo game Djokovic fa e disfa, alternando errori gratuiti a vincenti di pregevole fattura ed ottime discese a rete. Il serbo si procura una palla break, non la sfrutta, ma ai vantaggi sale in cattedra e recupera il break.

Il serbo sembra così poter rientrare in partita, sale sul 30-0, poi viene abbandonato dal servizio e dal dritto, regala quattro punti all’avversario e torna sotto 5-3. Thiem va a servire per il match, tutto fila liscio fino al 40-15, poi arriva il braccino e con quattro errori di fila riporta nel match Djokovic, concedendo ancora una volta il controbreak. Il serbo va a servire, sale ancora 30-0 e poi fa rientrare l’avversario sul 30-30. Questa volta i dettagli sono dalla parte del numero uno, che grazie al nastro che porta fuori il dritto di Thiem e ad un altro colpo dell’austriaco fuori di poco, completa la rimonta e si riporta sul 5-5. Il numero 4 non trema, tiene la battuta a zero e costringe ancora Djokovic a servire per restare nel match. Il serbo si fa trascinare ai vantaggi e qui affossa un dritto in rete. Sul match point Thiem aggredisce sin dalla risposta e si regala la finale con un vincente di dritto.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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