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Nuoto, Settecolli 2019: tutti i big italiani presenti. Al via Pellegrini, Quadarella, Detti e Paltrinieri

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Tappa di passaggio o esame di riparazione. Il Settecolli 2019, più di altre edizioni, divide letteralmente in due l’Italnuoto che si appresta ad essere protagonista alla piscina del Foro Italico da venerdì a domenica.

Da una parte le star che hanno già in tasca il pass per i Mondiali di Gwangju che non hanno come obiettivo il risultato cronometrico ma solo la preparazione dell’evento iridato attraverso il confronto con grandi avversari che ritroveranno in Corea. Dall’altra chi il biglietto per Gwangju non ce l’ha ancora e lo vorrebbe staccare a tutti i costi. Federazione e staff tecnico sono ben disposti, visto che il ct azzurro Cesare Butini ha dichiarato che vorrebbe aggiungere almeno una decina di atleti alla lista dei convocati dopo Riccione ma servono tempi di spessore e la piscina del Foro Italico è il posto giusto dove ottenerli.

I big azzurri che preparano Gwangju sono tutti al via della kermesse romana, a partire da Federica Pellegrini che festeggerà i dieci anni dalla conquista del doppio titolo iridato, datata 2009, al Foro Italico. Due lustri dopo è ancora qui, la Divina, a caccia di un altro risultato straordinario al Mondiale dove si presenterà da campionessa in carica dei 200 stile che disputerà al netto delle dichiarazioni all’insegna della prudenza che potrebbe rilasciare anche a Roma.

Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri arrivano al Settecolli dopo percorsi tortuosi ma, si spera, redditizi. Il livornese si è già confrontato con i grandi soprattutto sui 400 stile nelle Champions Swim Series e non ha sfigurato, giocandocela con Sun in Cina e battendo Rapsys a Indianapolis, Paltrinieri ha gareggiato quasi esclusivamente in acque libere e ha dovuto fronteggiare l’infortunio al braccio destro che lo ha costretto a dieci giorni di stop, sulla carta ampiamente recuperati ma il test romano dirà a che punto è il campione modenese. 

Test probante anche per Simona Quadarella che ha affrontato una marcia di avvicinamento a Gwangju diversa dal solito e un po’ rischiosa ma l’obiettivo della romana è giocarsela con le più forti del mezzofondo a Tokyo 2020 e per fare questo il percorso presenta non poche difficoltà. A Riccione piacque più sulle corte distanze che sui suoi cavalli di battaglia, Roma potrebbe essere il posto giusto per rivederla ad alto livello anche negli 800 e nei 1500 stile.

Margherita Panziera entra in vasca con il miglior crono stagionale nei 200 dorso e due successi di prestigio nelle Champions Swim Series. Non è Roma il palcoscenico scelto dalla veneta per la performance dell’anno ma anche in questo caso sarà importante capire come la campionessa europea si avvicina alla gara iridata.

C’è Piero Codia che vuole confermare la crescita di condizione dopo gli ultimi test incoraggianti, c’è la variopinta Italia della rana che va dal veterano Scozzoli che ha gareggiato tantissimo in questa fase della stagione, a Martinenghi che vuole finalmente tornare a dominare in Italia e magari dire la sua anche fuori dai confini nazione e c’è il trio delle meraviglie al femminile con Carraro che torna a Roma da protagonista dieci anni dopo il suo debutto iridato, Castiglioni che è chiamata ad una reazione dopo il campionato italiano a corrente alternata e il volto nuovo Pilato che ogni volta che scende in vasca si migliora e ora ha il quarto tempo mondiale stagionale nei 50 rana a 14 anni ancora da compiere.

L’Italia della velocità, guidata dal campione europeo Alessandro Miressi, cerca conferme e crono di qualità in una specialità che quest’anno ha ripreso a correre in ogni angolo del mondo, mentre Thomas Ceccon nel dorso e nei misti vuole dire la sua e magari porre le basi per la conquista della prima finale iridata.

Fin qui l’Italia che a Gwangju andrà sicuramente ma c’è un’Italia che il pass iridato lo deve ancora acquisire. Non è fra questi la vice campionessa continentale di 200 e 400 misti Ilaria Cusinato che un anno fa da queste parti si presentò al mondo con tempi straordinari e un anno dopo arriva al Foro Italico dopo la delusione di Riccione e il cambio tecnico con l’addio al Centro Federale di Ostia. Il ct Butini ha già assegnato a lei, come a Silvia Scalia e a Domenico Acerenza, il pass per i Mondiali in attesa comunque di conferme al Foro Italico. 

Gli occhi sono puntati sulle velociste, chiamate ad uno sforzo importante per qualificare la 4×100 stile donne, unica staffetta che finora non ha staccato il biglietto per la Corea. Gli occhi sono puntati su Ferraioli e Di Pietro che nella piscina di casa sono chiamate all’ennesima impresa della carriera ma non solo: Raco, Galizi, Biondani, Pezzato e magari qualche giovane interessante devono metterci del loro e non sarà semplice. A proposito di staffette, si va sempre più verso una rinuncia (annunciata) alla 4×200 stile visto che precede gli impegni individuali di tre delle quattro potenziali protagoniste (Pellegrini, Quadarella e Panziera): ci si penserà probabilmente il prossimo anno. Ci sono alcuni medagliati o finalisti europei a caccia di un posto in Nazionale: Carlotta Zofkova, Simone Sabbioni (rientro giusto in tempo dopo il malanno alla spalla che lo ha fermato per tutta la prima parte della stagione), Ilaria Bianchi, Luca Pizzini, Luca Dotto, tanto per fare qualche nome di rilievo.

 

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