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Basket, Finale Scudetto 2019: i temi della serie. Dalla difesa della Reyer agli italiani protagonisti

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La partita perfetta a conclusione di una serie splendida. Si può riassumere in questo modo la gara-7 della Reyer Venezia, che si è laureata Campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia, la seconda negli ultimi tre anni. Il Tricolore arriva dopo una meravigliosa battaglia di sette match con il Banco di Sardegna Sassari, che ha visto sfumare il sogno di diventare campione in un terzo quarto da incubo per la squadra di Gianmarco Pozzecco.

Venezia ha vinto grazie alle sue stelle, con Austin Daye premiato MVP e con un eccezionale Michael Bramos in gara-7 (miglior marcatore con 22 punti). Fondamentale anche il contributo di Julyan Stone e di Marquez Haynes, entrambi importanti nei momenti caldi della serie. C’è anche il contributo di Stefano Tonut allo Scudetto veneziano, con il giocatore triestino che ha stretto i denti (non era al 100%), “buttando il cuore oltre l’ostacolo” per molte volte, con giocate chiave sia in attacco sia in difesa.

La difesa ha inciso sicuramente molto, perchè quella di Venezia è stata la migliore in questi playoff. Il fattore 75 punti, quella soglia che l’attacco di Sassari non è mai riuscita a superare nelle quattro vittorie della Reyer. Uno Scudetto vinto prima nella propria metà del campo da parte della squadra di un Walter De Raffaele, che ha saputo mettere un freno all’esplosività e all’aggressività di una Dinamo lanciatissima dopo le 22 vittorie consecutive.

In casa Sassari c’è sicuramente delusione, ma anche la consapevolezza di aver fatto il massimo e di aver sfiorato un sogno. Quelle 22 vittorie di fila restano nella storia di questa stagione, di una Dinamo eccezionale che ha saputo battere prima Brindisi per 3-0 e poi schiantare con lo stesso punteggio anche la favoritissima Milano. Sassari è mancata sul più bello, forse distrutta dalla fatica e da rotazioni più corte rispetto a quelle di Venezia.

E’ stata la Sassari di Thomas, di Cooley, ma anche degli italiani: Marco Spissu, Achille Polonara, Stefano Gentile. Un trio a cui Pozzecco si è affidato anche nei momenti caldi, che non ha mai tradito la fiducia riposta dal suo allenatore. Una notizia sicuramente positiva per tutto il movimento, con gli italiani (anche Tonut citato sopra e non va dimenticato Andrea De Nicolao) protagonisti e soprattutto decisivi, sperando che questa scia azzurra prosegua per qualche altro mese e arrivi fino in Cina a settembre.

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