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Volley, Nations League 2019: Italia-Iran 1-3, le pagelle degli azzurri. Nelli c’è ma non nei momenti decisivi. I debuttanti Russo e Lavia pagano dazio

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Si è chiuso con una sconfitta l’incontro di esordio dell’Italia nella Nations League contro l’Iran. Età media bassissima per gli azzurri contro i più esperti iraniani che hanno fatto valere l’esperienza nel finale dei tre set giocati punto a punto e vinti tutti con il punteggio di 25-23. Tanti errori, come è normale che sia in questa fase della stagione ma anche qualche bella notizia in prospettiva per gli appassionati azzurri del volley. Di seguito le pagelle dei ragazzi del CT Chicco Blengini.

SIMONE GIANNELLI 6.5: Perfetto nel primo set e mezzo, perde un po’ la tramontana quando cala l’efficacia in ricezione della squadra azzurra. Non molla, prende per mano la squadra, ci prova in tutti i modi. E’ l’uomo in più degli azzurri ma stavolta la sua grinta non basta.

ROBERTO RUSSO 5.5: Debutto balbettante per il giovane centrale di Ravenna che fatica sia in attacco (chiamato in causa con il contagocce da Giannelli) sia a muro, riuscendo solo in poche occasioni a sporcare le traiettorie degli attaccanti avversari.

OLEG ANTONOV 5.5: Una partenza a razzo e poi più nulla per lo schiacciatore del Galatasaray che trascina letteralmente l’Italia nel primo set (8 punti) e poi spegne la luce appena gli iraniani prendono le contromisure a muro e in difesa nei suoi confronti. Poco efficace anche in ricezione a tal punto da dover uscire di scena nel quarto set.

SIMONE ANZANI 6.5: Fa sentire la sua presenza ed esperienza nel primo set, poi anche lui perde progressivamente brillantezza, soffrendo attacco e muro della squadra avversaria.

DANIELE LAVIA 5: Il debutto in Nazionale in una grande competizione internazionale è sempre un momento complicato, soprattutto se si è giovanissimi e si ha poca esperienza internazionale. Lo schiacciatore calabrese incontra grandi difficoltà in ricezione e in attacco (primo punto a metà del secondo set) e finisce in panchina dopo due parziali non all’altezza della sua fama e delle sue qualità.

GABRIELE NELLI 7: Se l’Italia resta in corsa fino all’ultimo respiro lo deve per gran parte alla sua efficacia offensiva. Peccato che l’opposto di Trento non riesca a completare l’opera commettendo due errori sanguinolenti nel terzo e nel quarto set che di fatto regalano il break decisivo agli iraniani. Croce e delizia ma resta una prestazione positiva.

FABIO BALASO 6.5: Una versione edulcorata del gatto visto a Berlino in finale di Champions. Non sempre in palla in ricezione ma comunque bene in partita ed efficace in difesa.

DAVIDE CANDELLARO 5.5: Gioca un set con qualche flash nel primo e nel terzo parziale ma non riesce mai ad incidere nel match. Non attacca, in battuta raccoglie poco e lavora discretamente a muro dove tocca diversi palloni pur senza riuscire a conquistare punti.

ALBERTO POLO 6: Anche lui sale sul treno in corsa e riesce in qualche modo a farsi vedere, più in battuta che nei fondamentali di prima linea dove non sempre riesce ad essere efficace.

ORESTE CAVUTO 6: Anche per lui la nuova sensazione. Risponde presente ad intermittenza con alcuni colpi da grande giocatore ed altre piccole ingenuità, in ricezione e in attacco, che dovrà limare con il tempo. Prestazione comunque sufficiente.

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Foto Fivb

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