Seguici su

Hockey ghiaccio

Hockey ghiaccio, Mondiali 2019: l’Italia è all’ultimo appello, vincere con l’Austria per non retrocedere

Pubblicato

il

Tutto in sessanta minuti. L’Italia, infatti, si gioca la salvezza, ovvero la non retrocessione in Prima Divisione, nell’ultimo match del suo Mondiale di hockey ghiaccio di Top Division 2019 di Slovacchia. Comunque vada, infatti, sarà l’ultimo impegno della Nazionale di coach Clayton Beddoes che sfida l’Austria per evitare l’ultimo posto nel Gruppo B.

Domani sera alla Ondrej Nepela Arena di Bratislava alle ore 20.15 andrà in scena il dentro o fuori per i nostri portacolori che dovranno assolutamente vincere contro i bianco-rossi perchè a parità di classifica, sarebbero comunque svantaggiati da una differenza reti pesantissima.

Quando sono usciti i calendari, prima dell’avvio della kermesse, sembrava scontato che proprio l’ultimo match avrebbe deciso tutto, e cosi sarà. Per l’Italia, in sostanza, questo Mondiale è stato un lungo avvicinamento a questa sfida che ci metterà di fronte ad un’Austria che, oggettivamente, era l’unica rivale alla nostra portata.

Per vincere, tuttavia, servirà una Italia di ben altro spessore rispetto a quanto visto sino ad ora. In questo percorso sul ghiaccio slovacco, infatti, gli Azzurri hanno dimostrato di avere una organizzazione difensiva sufficiente, ma in attacco le bocche da fuoco hanno troppo spesso fatto cilecca. Quindi, nel momento in cui le forze vengono meno, arrivano gol subiti a grappoli come successo anche ieri contro la Norvegia.

Tutti eventualità da scongiurare in vista della sfida di domani sera contro una avversaria che ha in Raffl, unico giocatore che milita nella NHL, la punta di diamante. Sarà necessaria una grande Italia per una impresa storica. Tutto in sessanta minuti. Basterà?

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Carola Semino

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *