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Ciclismo

Giro d’Italia 2019: Mikel Landa, un gregario di lusso ancora in corsa anche per la vittoria finale

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Movistar sempre più leader di questo Giro d’Italia 2019. Non solo con la maglia rosa di Richard Carapaz, ma anche con un Mikel Landa che sembra aver trovato la dimensione giusta nell’affrontare al meglio questa edizione della Corsa Rosa. Il basco non è nuovo nei grandi Giri, lui che nel 2015 riuscì a salire sul terzo gradino del podio dietro al vincitore Nairo Quintana e all’ex compagno di squadra Fabio Aru. Ha fatto sue anche tre frazioni tra quella edizione e il 2017; e in questo Giro si è mostrato con una condizione invidiabile e un quarto posto attuale che lo sta avvicinando prepotentemente al podio.

Certamente in questo momento la squadra spagnola ha tutto l’interesse di portare dritto alla vittoria finale l’attuale leader Carapaz, però il caro Mikel Landa si sta ben comportando sì da prezioso gregario, ma anche da osso duro che non ha la ben che minima intenzione di lasciare spazio a nessuno. Insomma, non ha nulla da invidiare a tanti altri leader. Più volte all’attacco in salita, si è trovato di fronte ad una seconda parte di Giro tutta a suo favore. E se non ci fossero state le insidiose cronometro di Bologna e San Marino, e una dannata allergia che lo ha messo ko nella prima settimana, forse forse la sua situazione sarebbe stata ancor migliore. Senza parlare di oggi e l’attacco di Nibali sul Mortirolo, visto che Mikel è risultato il più pimpante nel tornare prontamente sulla ruota del siciliano; ancor più scaltro rispetto al compagno di squadra Carapaz. L’esperienza e le scottature dei grandi giri contano. 

Ha ancora diverso tempo da recuperare, dovrebbe sperare in un ennesimo calo da parte di Primoz Roglic e l’affondo di quello che appare un duo imbattibile, ossia quello formato da Richard Carapaz e Vincenzo Nibali; che sanno come gestire una grande corsa a tappe. Ma Mikel ha davanti sé una strada disegnata a pennello per le sue gambe e delle tappe affini alle sue qualità da scalatore puro. Giro che vai, e capitano che trovi; il basco sembra quasi destinato a ricoprire la dannatissima posizione di gregario di lusso. Ma non è detta l’ultima parola, perché il meglio deve ancora venire, e ogni occasione sarà buona per sfruttare qualsiasi centimetro di salita e iniziare ad agguantare il terzo gradino del podio. Poi chi lo sa. Assisteremo ad una lotta interna alla Movistar o sarà costretto al duello con l’ex compagno di squadra Nibali?

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@lisa_guadagnini

Foto: Pier Colombo

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