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Atletica, Mondiali staffette 2019 Yokohama. Non solo Usa-Giamaica. Quante novità tra mista e ostacoli

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È tutto pronto a Yokohama in Giappone per la quarta edizione dei Mondiali di staffette che si preannunciano particolarmente spumeggianti, vuoi per la presenza di gran parte dei migliori interpreti mondiali, vuoi perché sono in palio tanti posti per i Mondiali assoluti di fine settembre e inizio ottobre a Doha. Al via ci saranno ben 790 atleti di 47 nazioni, tra cui le squadre che hanno conquistato le medaglie nelle ultime tre edizioni dei campionati del mondo assoluti e delle Olimpiadi di Rio.

Dal Mondiale di Yokohama si qualificheranno direttamente alla rassegna iridata di Doha (27 settembre-6 ottobre) dieci 4×100 (le otto finaliste più i due migliori tempi delle batterie), dieci 4×400 (le prime otto più due dalla finale B, salvo ripescaggi in caso di quartetti non classificati nella finale A) e dodici 4×400 miste, per le quali non c’è finale B e conta soltanto il tempo della batteria. La rassegna iridata in Qatar poi qualificherà direttamente le prime otto per le Olimpiadi del 2020.

L’Italia sarà al via in cinque delle undici staffette in programma, la 4×100 maschile e femminile, la 4×400 maschile e femminile e la 4×400 mista con queste formazioni comunicate da poco dal ct azzurro La Torre. 4×100 uomini: Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Davide Manenti, Filippo Tortu. 4×100 donne: Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Anna Bongiorni, Irene Siragusa. 4×400 uomini: Daniele Corsa, Michele Tricca, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio. 4×400 donne: Mariabenedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Elisabetta Vandi, Chiara Bazzoni. 4×400 mista: Davide Re, Giancarla Trevisan, Andrew Howe, Raphaela Lukudo.

Giornata già decisiva (sia per l’ingresso in finale che soprattutto per la qualificazione a Doha) quella di domani, sabato 11 maggio, nella serata di Yokohama con le batterie in programma. Alle 12 italiane debutterà la 4×400 femminile, alle 12.35 la 4×400 maschile, alle 13.13 la 4×100 donne, la 4×100 uomini alle 14 e, alle 14.23, la staffetta 4×400 mista. Per le 4×100 e la mista il primo round è già decisivo per qualificarsi ai Mondiali di Doha.

Sono in programma, inoltre, altre tre staffette fuori dal programma olimpico e mondiale, esclusiva di questa manifestazione, che presentano aspetti molto interessanti in prospettiva e che, in un caso (2x2x400), si affidano a format già sperimentati soprattutto negli sport invernali. Si gareggerà, infatti, anche nella staffetta 4×200 maschile e femminile, nella Shuttle Hurdles Relay, la staffetta tra gli ostacoli, novità assoluta di questa manifestazione, così come nella 2x2x400, cioè con una coppia di atleti che si alterna in gara disputando due frazioni da 400 metri ciascuna per un totale di 800 metri complessivi a testa. Gare che regaleranno sicuramente grande spettacolo al pubblico giapponese e televisivo.

Tra i protagonisti annunciati della 4×100 a livello mondiale in campo maschile è certa la presenza per gli Usa del campione iridato dei 100 Justin Gatlin, assieme a Noah Lyles, al due volte argento iridato in staffetta Mike Rodgers, a Cameron Burrell, figlio dell’ex-recordman mondiale Leroy, e Chris Belcher. I giamaicani presentano Yohan Blake, Nesta Carter, Julian Forte e Tyquendo Tracey, il Giappone Kiryu e Yamagata, il Canada Andre De Grasse, la Cina Su Bingtian, la Gran Bretagna (campione del mondo in carica) Gemili, Ujah e Mitchell-Blake, il Sudafrica Simbine e Magakwe, la Turchia il campione del mondo dei 200 Ramil Guliyev assieme agli ex-giamaicani Barnes e Harvey. In campo femminile le star sono Sally Pearson (Australia), Salwa Eid Naser (Bahrain) e Ewa Swoboda (Polonia) ma occhi puntati soprattutto sulle statunitensi Tori Bowie (campionessa del mondo in carica nei 100), Prandini e Hobbs, sulla Giamaica con Morrison, Forbes e Simpson, sulla Gran Bretagna con Henry, Philip e Williams.

Tra i protagonisti della 4×400 maschile i campioni del mondo di Trinidad & Tobago con Cedenio, Richards e Lendore, le Bahamas con Steven Gardiner, la Giamaica con Bloomfield e McDonald, gli Usa con Fred Kerley, Cherry e Dedewo, il Belgio dei fratelli Borlée, i britannici con Rooney, Cowan e Yousif, i compatti polacchi e il Botswana con Makwala, Thebe e Nijel Amos. In campo femminile per la Giamaica Russell, Gordon e Day, gli Usa con Wimbley, Stepter, Beard e Okolo, le solide polacche e la Gran Bretagna con Doyle, Nielsen e Onuora.

 

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