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Superbike, GP Aragon 2019: Alvaro Bautista centra record e superpole, quinto Rinaldi, Rea solamente decimo

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Non si ferma più! Alvaro Bautista (Ducati) centra la superpole anche del Gran Premio di Aragon 2019 di Superbike e fa capire a tutti gli avversari che anche in questo fine settimana, soprattutto perchè corre in casa, vuole dominare la scena, lasciando solamente le briciole ai rivali. Altra buona notizia per l’ex pilota della MotoGP? Jonathan Rea solamente decimo. Anche nella superpole odierna, il pilota spagnolo ha fatto il vuoto, sfruttando la potenza della sua Panigale V4 R specialmente nel quarto settore, con il lungo rettilineo del MotorLand nel quale riesce a guadagnare quasi mezzo secondo su tutti.

Alvaro Bautista ha chiuso i 25 minuti di sessione con il nuovo record della pista, 1:49.049 (togliendolo al suo compagno di scuderia Chaz Davies che, nel 2017, aveva fissato il limite a 1:49.319), mettendo ben 365 millesimi di vantaggio sul tedesco Sandro Cortese (Yamaha) e 508 sul britannico Tom Sykes con una BMW dominante nei primi tre settori, ma che perde tutto nel finale. Nel suo miglior giro l’ex Kawasaki si era presentato con oltre 4 decimi di vantaggio su Bautista al T3, ma un grossolano errore nell’ultima curva gli è costato quasi un secondo e, soprattutto, la seconda posizione.

Alle ore 14.00 in occasione di gara-1 scatteranno dalla seconda fila il britannico Alex Lowes (Yamaha) che ha chiuso con 514 millesimi dalla vetta, quindi in quinta posizione il nostro Michael Ruben Rinaldi (Ducati) a 640, mentre è sesto l’irlandese Eugene Laverty (Ducati) a 673. Settima posizione per il tedesco Michael Reiterberger (BMW) a 730 millesimi, ottava per Chaz Davies a 921, e sempre alle prese con una Panigale V4 R che non riesce ancora a fare sua, quindi in nona lo spagnolo Jordi Torres (Kawasaki) a 935. Scatterà dalla decima casella, come detto, Jonathan Rea (Kawasaki). Il quatto volte campione del mondo non è stato in grado di piazzare un giro di spessore e ha chiuso a 964 millesimi da Bautista, con una moto che paga dazio nel T4 in maniera eclatante.

Si ferma in 13esima posizione Marco Melandri (Yamaha) a 1.511, per colpa di una scivolata in curva 2 proprio nel corso del suo tentativo finale. 18esimo, ed ultimo, invece, Alessandro Delbianco (Honda) a 3.720 con un mezzo che soffre tremendamente le alte velocità e accusa circa 20kmh dai migliori.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Alvaro Bautista Super Sports Images / Shutterstock.com

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