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F1, GP Azerbaijan 2019: Sebastian Vettel e la vittoria perduta. Ultimo trionfo a Spa 2018, poi il buio

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Spesso sono i numeri a spiegare nel migliore dei modi una situazione. In questo caso stiamo parlando della crisi, perché non si può che trattare di crisi, di Sebastian Vettel. Il pilota della Ferrari, infatti, sta vivendo uno dei momenti più complicati della propria carriera, rimanendo ben al di sotto del suo consueto standard. Se il finale di stagione 2018 nel Mondiale di Formula Uno era apparso preoccupante, l’avvio di 2019 ha ulteriormente sottolineato la sua mancanza di risultati.

Sono ben 11, infatti, le gare senza vittorie per Sebastian Vettel. Il tedesco non sale sul gradino più alto del podio da Spa, ovvero dal 26 agosto, quando superò Lewis Hamilton in partenza, per poi gestire nel migliore dei modi la corsa belga. Da quel momento, con il titolo ancora in palio, il tedesco ha mancato il successo per ben 11 volte, salendo sul podio solamente in 5 occasioni, inanellando anche una serie notevole di errori (tra Monza, Suzuka e Sakhir) con il dispiacere che non può che essere aumentato dopo che il suo ex compagno Kimi Raikkonen era stato in grado di vincere il Gran Premio degli Stati Uniti. Come se non bastasse, poi, Sebastian Vettel non centra una pole position addirittura da 14 appuntamenti. Bisogna tornare al Gran Premio di Germania della scorsa stagione, in concomitanza con il suo clamoroso errore in gara che rovinò una vittoria che appariva ormai inevitabile.

Sono trascorsi, quindi, 241 giorni dall’ultimo sorriso di Sebastian Vettel nel Mondiale di Formula Uno. Un digiuno che ha dell’incredibile, se si pensa che il nativo di Heppenheim ha 52 successi in bacheca sui 222 Gran Premi disputati. Il suo record negativo è ancora lontano con ben 27 gare consecutive senza salire sul gradino più alto del podio. Questo primato tutt’altro che invidiabile prese il via con il Gran Premio del Giappone 2015 e si concluse con la gara di Melbourne 2017, esattamente 27 appuntamenti dopo.

Il 2016, quindi, fu un anno senza successi per Sebastian Vettel (il suo secondo capitolo in casa Ferrari) andando a fare il paio con il 2014, nella sua ultima edizione in casa Red Bull. Cifre che nemmeno agli esordi si erano manifestate, dato che il tedesco centrò il primo trionfo in carriera alla gara numero 22 della carriera, dopo l’esordio in Toro Rosso.

Risultati che potevano essere spiegati, ovviamente, da una monoposto tutt’altro che infallibile, a differenza delle due ultime versioni della Ferrari. La Rossa, infatti, è una vettura che negli ultimi mesi poteva lottare quasi alla pari con la Mercedes, ma Sebastian Vettel rimane a bocca asciutta dal lontano 26 agosto. Un dato che conferma come il classe 1987 sia in difficoltà e che fa spavento al confronto con la Mercedes che ha vinto ben nove degli ultimi 12 appuntamenti. Per fare un ulteriore esempio, nelle ultime 22 uscite Vettel ha vinto 3 volte, appena una in più di Daniel Ricciardo, che vinse a Montecarlo e Cina.

Per il quattro volte campione del mondo (che nel 2013 seppe vincere le ultime nove gare una dietro l’altra) ha urgente bisogno di interrompere questo digiuno di 241 giorni. Il ritorno alla vittoria sarà fondamentale se vorrà nuovamente dimostrarsi in corsa per il titolo e pronto a lottare davvero per il Mondiale. Un altro passo falso potrebbe nuovamente minare la sua fiducia, ricordando che anche un’eventuale vittoria di Charles Leclerc non farà certo sorridere l’ex Red Bull. Una situazione non facile per Sebastian Vettel, anche senza bisogno che i numeri lo confermino.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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