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Tennis, WTA Indian Wells 2019: Bianca Andreescu è un portento, vince la finale contro Angelique Kerber con la forza di volontà dei suoi 18 anni

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L’esplosione se l’aspettavano un po’ tutti, prima o poi: nessuno, però, avrebbe potuto prevederla così fragorosa. Bianca Andreescu, entrata nel torneo di Indian Wells con una wild card, lo vince battendo in finale Angelique Kerber col punteggio di 6-4 3-6 6-4. La canadese, imponendosi sulla tedesca, vince così il proprio primo torneo WTA, si porterà al 24° posto del ranking mondiale da lunedì e soprattutto regala al tennis la dimostrazione ulteriore che la forza di volontà ha un ruolo importantissimo in questo sport. La prova è nella seconda metà del terzo set, in cui riesce a girare l’incontro nonostante chiare difficoltà fisiche, visibili a tutto il pubblico, e a portarlo alla conclusione.

Nel primo set, basta soltanto un unico break: quello del primo gioco, in cui Kerber si toglie praticamente da sola la battuta, con un paio di fatali doppi falli. L’occasione di rientrare la tedesca non ce l’ha mai, perché Andreescu la lascia avvicinare al massimo a 30 tra un’accelerazione e l’altra con il dritto e una fortissima pressione esercitata praticamente in ogni punto. Diventa semplice, per la canadese, portare a casa il parziale per 6-4.

La musica cambia pochi minuti dopo, con Kerber che sale di giri e Andreescu che sbaglia qualcosa in più, comincia ad andare un po’ troppo di fretta e, per farlo, si ritrova a subire il break nel quarto gioco dopo aver rischiato lei stessa di metterlo a segno pochi minuti prima. Sul 5-2 c’è un game lunghissimo che va ai vantaggi e si risolve dopo 14 punti, senza che mai la tedesca abbia la possibilità di chiudere direttamente il set; ci riesce, però, pochi minuti dopo sul proprio servizio: 6-3.

Nel parziale decisivo, dopo tre giochi, Andreescu chiama il medical time out per un problema al braccio destro, quindi perde la battuta sul 2-2. Quella che sembra diventare una marcia trionfale teutonica si trasforma, invece, nella reazione d’orgoglio canadese: anche una che ha vinto tre Slam rimane come stordita da un simile volgere degli eventi, e subisce due break di fila, mandando l’avversaria a servire per il match. Il nono gioco, però, si trasforma in una sorta di psicodramma, con Andreescu che tra un punto e l’altro, in evidente difficoltà, continua a piegarsi sulle gambe dopo ogni singola difesa di Kerber, che recupera lo svantaggio, o almeno così crede. La canadese, infatti, non è d’accordo: continua a spingere, si procura un altro match point dopo i tre avuti sul 5-3 e, sull’errore della tedesca, chiude stremata, distesa sul cemento, ma felice, un torneo che non avrebbe immaginato neppure nei suoi giovani sogni. Il punteggio finale recita 6-4 3-6 6-4, lei lo ricorderà probabilmente per sempre e la sensazione è che questa possa essere la prima di una lunga serie di gioie.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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