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Sci di fondo, Mass Start Québec City 2019: Johannes Klaebo ipoteca la Coppa del Mondo! Francesco De Fabiani quarto, Bolshunov settimo con bastone rotto

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Johannes Klaebo mette le mani sulla Coppa del Mondo. Il fenomeno norvegese vince la 15 km mass start a tecnica classica di Québec City battendo in volata, con il tempo di 36’10″9, il canadese Alex Harvey (all’ultima sua gara, ragion per cui è acclamato dalla folla) di 8 decimi e il connazionale Didrik Toenseth di 1″3. Con questo risultato Klaebo guadagna anche più di 45 secondi su Alexander Bolshunov (settimo e sfortunato) in vista dell’inseguimento di domani, oltre a stabilire in 42 punti il divario che intercorre tra i due rivali. Ottimo quarto posto per Francesco De Fabiani, bravo a interpretare correttamente la gara e a finire a 1″6 da Klaebo, mentre è quinto Sjur Roethe a 2″5.

I primi minuti di gara procedono senza particolari scossoni, con i norvegesi che impongono un ritmo alto, ma non asfissiante. Pellegrino riesce a mantenersi per buona parte del percorso nelle prime posizioni, assieme ai succitati norvegesi, ai russi e agli svedesi, mentre qualche problema in più lo ravvisa De Fabiani. Verso metà gara il gruppo si riduce a poco meno di 40 unità.

Verso il km 8.5, quello dell’intertempo, è Bolshunov a prendere l’iniziativa e a cercare di staccar tutti, ma Klaebo (che è la vera ragione dell’azione del russo), non molla, come un po’ tutti gli altri. Al primo dei due sprint intermedi il norvegese beffa il russo e il connazionale Iversen, con Pellegrino sesto. Sullo slancio i tre cercano di scavare un solco, con Harvey subito dietro di loro. Ancora una volta, però, in diversi ritrovano le code degli sci del quartetto di testa, con De Fabiani che accorre al fianco di Pellegrino.

Con il gruppo di testa ridotto a 15 uomini, senza francesi, Melnichenko e con gli svedesi che verso il km 11 perdono terreno, la battaglia si prende un attimo di pausa. Pellegrino si stacca, mentre De Fabiani controlla agevolmente i migliori. Sulla curva che porta al km 11.5 (e poi all’intertempo del km 11.8) Klaebo cade, ma si rialza subito e guadagna i 15 punti (oltre a, complessivamente, 6 secondi per l’inseguimento). Bolshunov, però, non ferma la propria risalita allo sprint e cerca di staccare Klaebo, il quale non cede e si porta dietro una decina di uomini, tra cui De Fabiani.

A due chilometri dal traguardo Bolshunov rompe il bastone, ma in dieci secondi ne trova un altro perché il suo tecnico è vicino. I norvegesi ne approfittano per provare a toglierselo di dosso: se ne vanno Harvey, Klaebo, Toenseth, Roethe e De Fabiani, lasciando il russo a una decina di secondi. Sulla salita finale Toenseth e Klaebo impongono il proprio passo, poi è il fenomeno di Norvegia a dare dimostrazione del puro e semplice fatto che allo sprint di migliori di lui non ce ne sono: Harvey chiude secondo, Toenseth terzo, De Fabiani quarto e Roethe quinto. Bolshunov chiude settimo a 17″4, dietro al terzo norvegese di oggi, Emil Iversen (+17″), e con tanta rabbia per il bastone rotto nel finale. Nei primi dieci anche lo svizzero Dario Cologna (+17″6), l’altro norvegese Simen Hegstad Krueger (+17″7) e il finlandese Ristomatti Hakola (+18″2)

Per quel che concerne il capitolo italiani, Federico Pellegrino conclude 14° a 27″7, entra nei punti anche Maicol Rastelli (27° a 1’28″6), mentre Giandomenico Salvadori finisce 49° a 2’37″1.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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