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Motomondiale, Test Losail 2019 Day-2: Sam Lowes svetta nella Moto2, Romano Fenati il migliore nella Moto3

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Seconda giornata di test collettivi delle classi Moto2 e Moto3 sulla pista di Losail (Qatar). Sono stati Sam Lowes e il nostro Romano Fenati i migliori nelle due cilindrate citate.

Il britannico, in sella alla Kalex del Federal Oil Gresini Moto2, ha fatto la voce grossa nella categoria intermedia, ottenendo il crono di 1’58″824, precedendo di 0″055 l’australiano Remy Gardner (ONEXOX TKKR SAG Team) e di 0″215 la KTM del campione del mondo 2018 della Moto3 Jorge Martin, che ben si è comportato da rookie. Seguono la coppia spagnola del team EG 0.0 Marc VDS formata da Alex Marquez (+0″295) e da Xavi Vierge (+0″344) e il nostro Luca Marini. Il fratellino di Valentino Rossi, sulla Kalex dello SKY Racing Team VR46, si è fermato 0″436 da Lowes, ultimando con profitto il proprio programma di lavoro ed essendo, nella classifica combinata, il miglior pilota italiano. Completano infatti la top-10 l’iberico Jorge Navarro sulla Speed Up (+Ego Speed Up) a 0″546, il tedesco Marcel Schrotter (Dynavolt Intact GP) a 0″546, lo svizzero Tom Luthi (Dynavolt Intact GP) a 0″562 e l’altro centauro nostrano Fabio Di Giannantonio, anch’egli esordiente in Moto2, sulla Speed Up (+Ego Speed Up) a 0″583. Per quanto concerne gli altri italiani, Lorenzo Baldassarri (FlexBox HP 40) ha concluso quindicesimo, Enea Bastianini (Dynavolt Intact GP) diciassettesimo, Andrea Locatelli (Dynavolt Intact GP) diciottesimo, Nicolò Bulega (SKY Racing Team VR46) diciannovesimo, Stefano Manzi (MV Augusta Idealavoro Forward) ventinovesimo e Marco Bezzecchi (Red Bull KTM Tech3) trentesimo.

In Moto3 Fenati ha fatto vedere di aver ritrovato in fretta il feeling con questa categoria. Dopo i fatti incresciosi dell’anno passato e la squalifica, il pilota ascolano vuol redimere il proprio nome e l’unico modo è quello di andar veloce sulla Honda del Team Snipers. Il miglior tempo di 2’05″989 è senza dubbio di buon auspicio. Scuderia italiana che ha lavorato piuttosto bene, tenendo conto del secondo posto di Tony Arbolino (2’06″115). In terza posizione si è classificato il centauro spagnolo Aron Canet del team di Max Biaggi, sulla KTM (Sterilgarda Max Racing Team) a 0″148. In quarta posizione Lorenzo Dalla Porta, sulla Honda del Leopard Racing, a 0″350 dalla vetta, davanti al giapponese Kaito Toba (Honda Team Asia) a 0″448, al sudafricano Darryn Binder sulla KTM (CIP Green Power) a 0″558, allo spagnolo Marcos Ramirez sull’altra Honda del Leopard Racing a 0″695, al nipponico Kazuki Masaki in sella alla KTM (BOE Skull Rider Mugen Race) a 0″732, all’argentino Gabriel Rodrigo sulla Honda (Kömmerling Gresini Moto3) e al nostro Niccolò Antonelli sulla Honda del team di Paolo Simoncelli a 0″747. C’è da dire che Rodrigo è stato protagonista di una rovinosa caduta in curva 5 che gli è costata la frattura della clavicola destra. E’ chiaro che l’esordio iridato, programmato il 10 marzo proprio in Qatar, è a serio rischio. Completano il quadro degli italiani Dennis Foggia in diciottesima posizione sulla KTM (SKY Racing Team VR46) a 1″235, Celestino Vietti sull’altra KTM (SKY Racing Team VR46) ventesimo a 1″514, Andrea Migno in sella alla KTM (Bester Capital Dubai) venticinquesimo a 2″230 e Riccardo Rossi sulla Honda (Kömmerling Gresini Moto3) ventottesimo a 2″547.

 

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Foto: Valerio Origo

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