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Atletica, Europei Indoor 2019: risultati terza giornata. Spanovic, Sidorova, Lasitskene sugli scudi. Grande Italia con la staffetta

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A Glasgow (Gran Bretagna) si sono conclusi gli Europei Indoor 2019 di atletica leggera, ultima giornata davvero spettacolare con l’assegnazione di diversi titoli per concludere in bellezza la rassegna continentale.

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – La serba Ivana Spanovic conferma il pronostico della vigilia e vince il suo terzo titolo continentale consecutivo grazie a un fantastico balzo da 6.99 metri (miglior prestazione mondiale stagionale, eguagliata la misura della Mihambo). La Campionessa del Mondo al coperto ha chiuso i conti nella quinta serie, superando definitivamente la bielorussa Nastassia Mironchyk (6.93, personale) e l’ucraina Maryna Bekh (6.84) mentre la tedesca Malaika Mihambo si è dovuta accontentare del quarto posto (6.83). Bravissima la nostra Tania Vicenzino, ottima sesta con 6.58 metri.

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Gara molto intensa ma la russa Anzhelika Sidorova ha confermato i favori del pronostico grazie a un eccellente stato di forma. La 27enne ha conquistato il secondo titolo europeo in sala dopo quello del 2015 rendendosi protagonista di una gara perfetta: percorso netto fino a 4.85 e concorrenza annichilita. Argento al collo della britannica Holly Bradshaw (4.75), bronzo alla greca Nikoleta Kiriakopoulou (4.65) mentre l’ellenica Ekaterini Stefanidi, campionessa di tutto, si è fermata al quarto posto superando 4.65 solo al terzo tentativo.

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – L’imbattibile Mariya Lasitskene non delude le aspettative e vince la gara saltando 2.01 metri ma non spicca il volo (stagionale di 2.04). La Campionessa del Mondo conquista il secondo titolo europeo al coperto battendo l’ucraina Yuliya Levchenko (1.99) e la lituana Airine Palsyte (1.97).

SALTO TRIPLO (MASCHILE) – L’azero Nazim Babayev sorprende tutti con un balzo da 17.29 metri (personale) e strappa il titolo all’infinito portoghese Nelson Evora (secondo con 17.11), terzo il tedesco Max Hess (17.10). Il nostro Simone Forte è ottavo, non va oltre 15.54.

60 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – Il cipriota Milan Trajkovic, che a 26 anni non vantava grandi risultati se non la finale sui 110 alle Olimpiadi di Rio 2016, ha firmato l’acuto: 7.60 per battere i quotati francesi Pascal Martinot-Lagarde (7.61, terza medaglia consecutiva) e Aurel Manga (7.63). Lo spagnolo Orlando Ortega, grande favorito della vigilia, ha concluso soltanto al quarto posto (7.64).

60 METRI OSTACOLI (FEMMINILE) – Tutto facile per l’olandese Nadine Visser che firma la miglior prestazione europea stagionale (7.87) conquistando così il suo primo titolo dopo aver vinto il bronzo agli ultimi Mondiali. Niente da fare per la quotata tedesca Cindy Roleder (7.97) e per la bielorussa Elvira Herman (8.00).

800 METRI (MASCHILE) – Bellissima gara dello spagnolo Alvaro de Arriba che decide di allungare al suono della campanella e sorprende tutti. L’iberico trionfa col tempo di 1:46.83 precedendo il britannico Jamie Webb (1:47.13, personale) e l’irlandese Mark English (1:47.39).

800 METRI (FEMMINILE) – Dopo l’argento di due anni fa e il bronzo iridato, la britannica Shelayna Oskan-Clarke riesce finalmente a salire sul gradino più alto del podio a 28 anni. La padrona di casa festeggia col tempo di 2:02.58 lasciandosi alle spalle la francese Renelle Lamote (2:03.00) e l’ucraina Olha Lyakhova (2:03.24).

EPTATHLON – Lo spagnolo Jorge Urena vince i 1000 metri conclusivi e pone il sigillo sul suo trionfo nella prova multipla con 6218 punti. L’iberico si mette al collo l’oro dopo il secondo posto di due anni fa precedendo il britannico Tim Duckworth (6156) e il russo Ilya Shkurenyov (6145).

1500 METRI (MASCHILE) – Numero incredibile del polacco Marcin Lewandowski che conquista il terzo titolo consecutivo contro ogni pronostico! Tutto sembrava apparecchiato per il dominio del norvegese Jakob Ingebrigtsen ma lo scandinavo si deve accontentare del secondo posto (3:43.23) alle spalle del polacco (3:42.85). Podio completato dallo spagnolo Jesus Gomez (3:44.39).

1500 METRI (FEMMINILE) – Laura Muir fa esplodere il pubblico locale con un dominio totale, l’idolo di casa giganteggia e conferma il titolo tagliando il traguardo in 4:05.92. Lontanissime la polacca Sofia Ennaoui (4:09.30) e l’irlandese Ciara Mageean (4:09.43).

4X400 METRI (MASCHILE) – Il Belgio dei tre fratelli Borlée di Julien Watrin trionfa (3:06.27) battendo per cinque centesimi la Spagna (3:06.32, record nazionale), terza la Francia (3:07.71). L’Italia si deve accontentare del sesto posto: Giuseppe Leonardi, Michele Tricca, Bryan Lopez e Vladimir Aceti si fermano a 3:09.48.

4×400 METRI (FEMMINILE) – Clicca qui per la cronaca, Italia di bronzo.

 

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Foto: Lapresse

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