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Sci di fondo

Sci di fondo, Mondiali 2019, la gioia di Pellegrino: “Ho dato tutto fino alla fine”. De Fabiani: “Bellissima soddisfazione”

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Seconda medaglia per l’Italia ai Mondiali di sci di fondo (e più in generale nella rassegna iridata di sci nordico) ed ancora una volta c’è la firma di Federico Pellegrino, questa volta in collaborazione con Francesco De Fabiani, nella team sprint maschile in tecnica classica, dove il duo valdostano ha chiuso al terzo posto. I due azzurri hanno parlato a fine gara al sito federale.

Felice per il terzo posto Federico Pellegrino: “Avevamo tutti capito che prendere la discesa davanti non portava un buon risultato, quindi ho aspettato, mi sono buttato giù appena ho potuto, in discesa le gambe hanno retto un po’, avrei potuto dare ancora qualche spinta, ma la team sprint è una gara lunga e arrivando dalla seconda semifinale ho dovuto centellinare le energie per arrivare alla volata finale e giocarmi una medaglia. È davvero una grandissima soddisfazione“.

L’azzurro dedica la medaglia anche a Noeckler e Rastelli: “La medaglia di giovedì l’ho vinta da solo, oggi è stato un gran lavoro di squadra, sia in pista con il mio nuovo compagno, sia negli allenamenti. Anche oggi c’è stato un gran lavoro dei tecnici dei materiali, si andava davvero forte. A questa gara abbiamo pensato per tanto tempo. Didi Noeckler è stato mio compagno negli ultimi quattro anni, oggi non c’era ma anche con lui abbiamo lavorato tanto quest’estate, come con Rastelli, che oggi era la riserva. Sapevamo che in questa gara potevamo conquistare la medaglia, pur non partendo come favoriti. Ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti, per noi e per tutta la squadra“.

Lo sprinter italiano descrive le ultime concitate fasi di gara: “Ho rischiato di andare lungo nell’ultima curva e di perdere la scia, è il bello e il brutto delle sprint, sono veloci e molto faticose. Sapevamo che finlandesi e svedesi potevano arrivare sul podio, oggi abbiamo avuto la meglio noi e siamo molto contenti. In volata ci sono quei metri che non finiscono più, soprattutto alla fine della team sprint dove accumuli acido lattico giro dopo giro: l’importante è tenere la testa bassa fino alla fine, avevo paura che qualcuno sbucasse fuori all’ultimo, allora ho dato tutto fino alla fine. Poi anche l’ultimo cambio è arrivato nella posizione ideale ed è arrivata questa bellissima soddisfazione. De Fabiani mercoledì ha la distance, io aspetto venerdì per la staffetta“.

Non sta nella pelle neanche Francesco De Fabiani, al primo podio iridato: “E’ la mia prima medaglia ed è una bellissima soddisfazione, perché è stato un gran lavoro di squadra, poi con Chicco Pellegrino ci alleniamo tutto l’anno insieme. Mi spiace per Didi Noeckler, che non è qui con noi, ma sono sicuro che tornerà presto. Quando c’è stato il contatto in curva prima dell’ultima salita, ho pensato che Chicco Pellegrino potesse cadere, invece è stato bravissimo, si è messo dietro, sapeva che era ancora lunga e che c’era tutto il tempo di passare, è stato formidabile, è uscito all’ultimo momento e non c’è stata storia. Ne aveva di più, è stato bellissimo. Io sono sempre stato abbastanza veloce, ma non riuscivo a qualificarmi e allora saltavo le sprint. Quest’anno è andata diversamente, ho cominciato a qualificarmi e più ne fai, più impari, ma in ogni caso la team sprint è una gara diversa“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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