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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Mondiali 2019: Maren Lundby la spunta su Althaus di mezzo punto e chiude il cerchio. Malsiner 14^, Runggaldier 27^

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Maren Lundby è la nuova Campionessa del Mondo di salto con gli sci. La norvegese nativa di Gjovik è così diventata l’unica saltatrice della storia in campo femminile ad avere vinto tutto quello che c’è da vincere a livello individuale, ovvero l’oro olimpico (conquistato a Pyeongchang 2018), l’oro mondiale e la sfera di cristallo (portata a casa nella passata stagione). La leader della classifica generale di Coppa del Mondo ha conquistato la seconda medaglia della manifestazione dopo l’insperato bronzo nel Team Event, imponendosi sul trampolino HS109 di Seefeld (Austria) al termine di una gara al cardiopalma in cui ha regolato la tedesca Katharina Althaus per mezzo punto. Per la punta di diamante della squadra teutonica si tratta della prima medaglia iridata individuale della carriera, mentre il terzo gradino del podio è stato occupato dalla veterana austriaca Daniela Iraschko-Stolz, autrice di una seconda manche strepitosa che le ha permesso di conquistare la terza top3 individuale ai Mondiali (nuovo record nel settore femminile).

Nella prima serie è andato subito in scena il testa a testa tra Maren Lundby e Katharina Althaus, le due principali favorite della competizione, con la prima che ha chiuso al comando la prima metà di gara con un’ottima prova da 106.5 metri e 130.5 punti. La dominatrice della stagione ha preceduto la rivale Althaus per appena 1.6 punti grazie ad un atterraggio più pulito, con la teutonica che ha ottenuto una misura migliore (108 metri) senza riuscire ad appoggiare il telemark e perdendo dunque 4 punti da Lundby nelle valutazioni dei giudici. Nella lotta per il podio diverse atlete quotate hanno deluso nella prima manche ed hanno dovuto abbandonare prematuramente il sogno di una medaglia iridata, tra cui le russe Sofia Tikhonova e Lidiia Iakovleva, l’austriaca Chiara Hoelzl e la tedesca Ramona Straub (la migliore nel Team Event di ieri ma solo 28° nella prima serie).

Il Final Round è stato caratterizzato dalla clamorosa rimonta della padrona di casa Daniela Iraschko-Stolz, capace di balzare dall’ottava alla terza piazza conclusiva grazie ad uno strepitoso balzo di 105.5 metri e 129.8 punti (con un atterraggio sontuoso). La 35enne austriaca ha ottenuto il secondo punteggio di manche ed ha messo pressione alle avversarie dirette per il bronzo, scavalcandole una dopo l’altra fino alla tedesca Juliane Seyfarth (terza a metà gara con 8.1 punti di margine su Iraschko), che non è stata in grado di difendersi dovendosi così accontentare della quarta piazza a -3.2 dal podio. Il momento decisivo della gara si è materializzato poco dopo, con Althaus che si è inventata un numero strepitoso sostenuto questa volta da un ottimo telemark valevole per un totale di 130.2 di manche (259.1 complessivo). Lundby ha retto la pressione in modo esemplare e, nonostante un salto non perfetto dal punto di vista tecnico, è riuscita a limitare i danni e a conservare quel mezzo punto di vantaggio decisivo in suo favore per la vittoria iridata. 

Per quanto riguarda il capitolo Italia, le due azzurre si sono espresse sui livelli messi in campo nelle ultime settimane di Coppa del Mondo e nelle prime due giornate a Seefeld. Lara Malsiner ha chiuso il Mondiale in una buona 14ma posizione con una gara in crescendo, in cui non ha brillato nella prima serie (16ma) per poi esprimersi al meglio nella seconda (nono punteggio di manche). Elena Runggaldier ha invece strappato l’obiettivo minimo della qualificazione alla seconda serie (riservato alle prime 30 del primo round) ma ha completamente bucato il secondo salto di gara, retrocedendo dalla 20ma alla 27ma piazza conclusiva.

 

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Foto: Danny Iacob / Shutterstock

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