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Biathlon, Europei Minsk 2019: Tarjei Boe si impone nell’inseguimento maschile, il sigillo di Yurlova nella gara femminile

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E’ andata in archivio la rassegna continentale di Minsk (Bielorussia), per quanto concerne il biathlon. Una competizione europea interpretata dagli atleti migliori in prospettiva iridata, vista la scadenza dei Mondiali 2019 ad Östersund (Svezia), dal 7 al 17 marzo. Ebbene oggi si è chiuso il programma con le due prove dell’inseguimento.

Nella pursuit maschile il norvegese Tarjei Boe ha completato la sua doppietta. Dopo la vittoria nella sprint di ieri, oggi è arrivato il successo numero due con estrema facilità. Un soliloquio reso ancor più agevole dalla scelta dello svedese Jesper Nelin di non prendere parte alla gara odierna, unico ad aver contenuto il distacco nella prova di 24 ore fa. E cosi il fratello maggiore del dominatore della Coppa del Mondo ha avuto vita facile, commettendo un solo errore nell’ultimo poligono e giungendo all’arrivo con 28″5 sul russo Matvey Eliseev (errore nella seconda serie di tiro) e 54″2 sul connazionale Håvard Bogetveit (due errori in totale). In gioco per le medaglie fino all’ultima sessione in piedi anche l’altro russo Dmitry Malyshko ma poi due i bersagli mancati hanno fatto scivolare l’atleta dell’Est in sesta posizione a 1’17″2 dalla vetta. La top-5 è stata dunque completata dal bielorusso Sergey Bocharnikov (+1’04″1, 2 errori) e dal lettone Andrejs Rastorgujevs (+1’13″2, 3 errori). Lontani gli azzurri. Giuseppe Montello, dodicesimo nella sprint, era l’unico a poter puntare a posizioni nobili ma i quattro errori al poligono lo hanno costretto ad una gara di rincalzo conclusa in 26esima posizione. Per quanto riguarda il resto della truppa del Bel Paese, Patrick Braunhofer, che ha sparato con il 95%, è stato capace di recuperare ben 21 posizioni, passando dal 49° al 28° posto. Poco da fare per Saverio Zini, 52° e gravato da 7 giri di penalità.

Come è accaduto nella gara maschile, nella pursuit femminile si è assistito ad un altro dominio. La regina di questo inseguimento continentale è stata la russa Ekaterina Yurlova-Percht che, seconda ieri nella sprint, ha saputo sfruttare a proprio vantaggio un’ottima prova nel tiro, fallendo un unico bersaglio nelle serie in piedi e sfruttando le assenze. I forfait delle svedesi Mona Brorsson e di Hanna Oeberg hanno sicuramente dato una mano all’atleta dell’Est, considerando che Brorsson avrebbe goduto di un vantaggio di mezzo minuto sulla più immediata inseguitrice. Yurlova si è messa dunque al collo la medaglia d’oro precedendo la padrona di casa Iryna Kryuko (+37″5) e la tedesca Nadine Horchler (+49″4), anche loro con un solo errore all’attivo. In casa Italia l’unica rappresentante era Samuela Comola, nella top-60 della sprint, che si è classifica al 41° posto finale, commettendo due errori nella prime serie a terra e uno nell’ultimo in piedi, accumulando 4’28″0 di ritardo.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Julia_Sadykova Shutterstock.com

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