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Biathlon, Coppa del Mondo Canmore 2019: il trionfo al gelo della Norvegia di Johannes Boe, l’Italia chiude ottava

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Nel gelo di Canmore (Canada) tutto come previsto. La staffetta maschile è territorio di conquista della Norvegia in questa settima tappa della Coppa del Mondo di biathlon sulle nevi canadesi. La formazione scandinava, come da pronostico, si è imposta davanti alla Francia (+1’10″4) e alla Russia (+1’48″4). Una prova sontuosa quella del quartetto nordico che si è potuto permettere una chiusura in completo rilassamento di Johannes Boe (autore di un altro zero anche quest’oggi) che, dopo la vittoria da dominatore nell’individuale, si è portato a casa anche questo successo di squadra. L’Italia ha concluso in ottava posizione (+3’57″1) pagando dazio nelle serie di tiro con 3 giri di penalità complessivi.  

Nella prima frazione la partenza del gruppo è controllata visto il contesto. Condizioni complesse non solo per il freddo ma anche per una neve particolarmente aggressiva. Nel primo poligono vi è la prima selezione: il russo Garanichev (perfetto) e il norvegese Birkeland (con una ricarica) vanno via in coppia inseguiti dall’ucraino Pryma a 6″5. Più distanziati l’austriaco Leitner (+15″5) e il sorprendente rumeno Buta (+16″4) mentre è notte fonda per i colori azzurri con Bormolini che incappa in due giri di penalità, decadendo in ventesima posizione a 1’28″9 dal vertice. Dopo la seconda serie, i valori attesi si vengono a creare, ovvero Norvegia davanti e Francia prima inseguitrice con Guigonnat, grazie ad una prova eccellente in piedi del transalpino, distanziato di 9″2 mentre a 18″0 sempre l’Ucraina, a 24″7 il Canada ed a 28″3 l’Estonia. Brutta prova di Garanichev, costretto a tre ricariche e in ottava piazza. Bormolini si riprende nella seconda sessione con lo zero, risalendo al 16° posto e dando il cambio a Windisch con 1’33″4 di distacco.

Nella seconda frazione Christiansen e Jacquelin fanno il vuoto sugli sci stretti e la Russia torna in auge grazie a Latypov (+32″9) mentre Windisch parte con decisione, recuperando tre posizioni (13°) e mantenendo un ritmo considerevole. Al poligono un 4/5 per Dominic che proietta il Bel Paese in undicesima piazza con 1’40″0 di ritardo. Francia e Norvegia vanno via in coppia come da pronostico. Alle loro spalle si forma l’altro duo Russia/Estonia con più di 30″ di ritardo. Il Bel Paese è 10°. La sessione in piedi non muta l’equilibrio di chi comanda mentre la Russia guadagna vantaggio con Latypov (+47″2) inseguito dal canadese Gow (1+14″1) e dall’ucraino Semenov (+1’14″7). La Norvegia prende però il volo nell’ultimo giro del fondo: 22″9 di vantaggio sulla Francia e 1’16″6 sulla squadra russa. Seguono il Canada (+1’43″2) e l’Austria (1’46″3) mentre l’Italia risale in ottava posizione (1’57″5) insieme alla Germania.

Nella terza frazione Bjoentegaard gestisce il vantaggio nei confronti di un Simon Fourcade, ottimo nella serie a terra, mentre il russo Loginov, dovendo ricorrere ad un paio di ricariche, viene raggiunto dall’austriaco Landertinger con 1’23” di distacco. Male l’azzurro Chenal che, con il giro di penalità, affossa definitivamente il risultato della nostra compagine, decadendo in 13esima posizione a 2’59″6. Grande rimonta invece della Germania con Nawrath a pochi secondi dal terzo posto. Nella sessione in piedi pasticcia un po’ il norvegese, consentendo alla Francia di andar via dal poligono davanti a tutti ma la forza dello scandinavo sugli sci è superiore. Al cambio infatti Bjoentegaard dà il via a Johannes Boe con 8″7 di margine sulla selezione transalpina. In terza piazza la Russia a 1’15″2 a precedere l’Austria (+1’38″4) e la Germania (+1’46″5). Italia undicesima a 4’11″9.

Nell’ultima frazione si assiste al solito show di Johannes Boe che, quasi con semplicità, realizza lo zero a terra e si costruisce 50″6 di vantaggio su Fillon Maillet. Russia che si mantiene in terza piazza con l’ottimo poligono di Povarnitsyn (+1’33″1) mentre il tedesco Kuehn (+2’02″1) scavalca l’austriaco Eberhard (+3’07″3) nella top-5. Hofer manca due bersagli, compensando con le ricariche, ed è decimo a 4’28″8. Si arriva all’ultima serie e c’è un altro zero di un mostruoso Boe che consegna il secondo successo alla Norvegia, dopo il trionfo a Ruhpolding (Germania). Francia (+1’10″4) e Russia (+1’48″4) sono le altre squadre a salire sul podio mentre Kuehn conferma le sue grandi difficoltà nelle serie in piedi giungendo all’arrivo con 2’48″6 di ritardo (quarto) davanti all’Austria (+3’22″2). Hofer copre un ottimo ultimo poligono con lo zero, risalendo in ottava posizione (3’57″1). Completano la top-10 la Repubblica Ceca (sesta a 3’23″5), l’Ucraina (ottava a 3’28″0), la Slovacchia (nona a 4’20″9) e il Canada (decimo a 4’53″2).

 

 

 

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Foto: Federico Angiolini

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