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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2018. Dresda da dimenticare: Coppa più lontana per Federico Pellegrino

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Dresda da dimenticare. L’Italia dello sci di fondo torna con un pugno di mosche e anche con un discreto carico di rabbia dalla trasferta nella ex Germania Est. Lo scorso anno fu doppietta per Federico Pellegrino e l’unico lampo stagionale di Didi Noeckler, quest’anno un campionario di tutto ciò che può ma non deve succedere agli specialisti delle sprint. Prima la squalifica, che ha tolto a Pellegrino un risultato di assoluto spessore che avrebbe potuto lanciarlo in testa alla Coppa del Mondo della sprint, vista la contemporanea assenza di Klaebo, impegnato a smaltire le fatiche del Tour de Ski, poi la caduta che ha impedito al poliziotto valdostano di giocarsela per la vittoria nella Team Sprint. Bisogna dire che, per quel poco che si è potuto vedere, Chicco è in condizione ottimale. Miglior tempo nelle qualificazioni, vittoria nel quarto di finale con una scorrettezza veniale che gli è costata carissima e qualche sprazzo di classe nella prima parte della Sprint a squadre dove ha dovuto alzare bandiera bianca per una caduta.

Dal punto di vista dei numeri peggio di così non poteva andare: un paio di docce gelate che hanno raffreddato gli entusiasmi del post Tour de Ski, con l’abbuffata (di questi tempi tre è un’abbuffata) di podi azzurri. La corsa alla coppa di specialità, uno dei due obiettivi stagionali, è piuttosto compromessa per Pellegrino che a Dresda avrebbe potuto prendere lo slancio per provare a lasciarsi alle spalle sua maestà Klaebo. Ora l’impresa si fa ardua perchè il nostro portacolori difficilmente avrà altri vantaggi da rinunce del rivale e sono in arrivo (già dal prossimo week end) sprint a tecnica classica, non sempre particolarmente gradite al campione del mondo in carica che, come obiettivo primario quest’anno, vuole restare al vertice nella sprint a tecnica libera.

Dresda ha anche detto che i giovani azzurri devono ancora lavorare tanto per entrare con continuità nell’elite dello sprint mondiale: tutti eliminati al primo turno, tranne Pellegrino: niente passi avanti, anzi qualche passo indietro per Hellweger, Ziegler e Nizzi da cui ci si aspetterebbe una certa continuità nell’ingresso fra i primi tempi che invece tarda ad arrivare e stavolta il lotto dei partenti non era qualificato come in altre tappe di Coppa. Prossima settimana a Otepaa sarà il Paradiso della tecnica classica: torna Francesco De Fabiani e Pellegrino sarà chiamato ad un pronto riscatto nella tecnica che meno ama ma che, vista la sua condizione attuale, potrebbe comunque regalare qualche soddisfazione al valdostano.

In campo femminile Laurent e Scardoni si sono ben comportate superando il primo turno e Laurent è anche andata ad un passo dalla qualificazione alla semifinale. E’ sempre pochino ma, si sa, di questi tempi bisogna accontentarsi.

Foto: Valerio Origo

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