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Editoriali

‘Italia, come stai?’: Francesco De Fabiani e Dominik Fischnaller atleti da gara secca

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Il Tour de Ski appena concluso ha emesso un verdetto: Federico Pellegrino non è più solo. Francesco De Fabiani sembra aver compiuto finalmente un salto di qualità sotto il profilo mentale e prestazionale: ora sono due le punte azzurre nello sci di fondo.

Non inganni il risultato finale del Tour de Ski: De Fabiani non è andato oltre il nono posto perché ha sofferto sulla salita conclusiva del Cermis, una scalata che per ora il valdostano non riesce a digerire. Nelle tappe precedenti, tuttavia, l’italiano ha gareggiato da assoluto protagonista e, soprattutto, con una personalità mai mostrata negli anni passati. Dopo un paio di stagioni anonime, in cui aveva faticato a reggere il peso della pressione dettata dagli ottimi risultati conseguiti da giovanissimo, il classe 1993 ha tratto benefici dalla nuova guida tecnica della Nazionale. I progressi sono evidenti. De Fabiani è ormai un big nelle gare con partenza di massa (nelle quali ha ottenuto ben sei dei suoi sette podi in carriera in Coppa del Mondo), peraltro rendendo ai massimi livelli in entrambe le tecniche. Negli anni l’azzurro è infatti cresciuto molto anche a skating, suo punto debole ad inizio carriera. Degni di nota anche i passi avanti nelle sprint, dove manca solo un pizzico di malizia per provare ad andare oltre una mera qualificazione. Il punto debole, se vogliamo, restano le gare tradizionali dello sci di fondo, ovvero quelle con partenza ad intervalli: qui l’aostano talvolta ha denotato delle problematiche nella corretta gestione dello sforzo.

Possiamo definire dunque De Fabiani come un fondista adatto (per non dire perfetto) per i grandi eventi. Ai Mondiali ed alle Olimpiadi si svolgono sempre due gare distance con partenza di massa, ovvero lo skiathlon e la 50 km, ed una sola ad intervalli (la 15 km). senza dimenticare che il portacolori del Bel Paese potrebbe affiancare con ogni probabilità Pellegrino nella staffetta a coppie. Se De Fabiani arriverà alla rassegna iridata di Seefeld nella medesima condizione palesata al Tour de Ski, allora potrà giocarsi certamente una medaglia.

Altro atleta che deve puntare sui grandi eventi è Dominik Fischnaller nello slittino. A Koenigssee l’altoatesino ha colto il secondo podio stagionale in una gara strana, condizionata da una fitta nevicata e disputata su un’unica manche. Aveva aperto l’annata con un secondo posto a Igls, poi da lì ben cinque gare in cui la top3 è rimasta una chimera. La costanza di rendimento resta un problema tutt’ora irrisolto. Il nativo di Bressanone è capace dell’exploit nelle piste che gradisce (e dunque aspettiamoci un altro risultato importante a Sigulda nel prossimo fine settimana), non riuscendo però a competere per il podio in tutti i budelli del circuito. Un peccato, perché basterebbe un pizzico di continuità in più per provare a giocarsi una Coppa del Mondo mai così incerta come quest’anno. Dopo i due bronzi conquistati ai Mondiali 2017, Fischnaller proverà a tornare sul podio nella rassegna iridata di Winterberg.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Shutterstock.com

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    7 Gennaio 2019 at 14:53

    Per De Fabiani l’incognita rimane proprio quella delle gare di lunga distanza come la skiathlon e la 50 , dove non ha onestamente mai brillato rispetto alle 15 km mass start , che però non sono disputate ai mondiali. Vedremo se il suo salto di qualità arriverà a fargli raggiungere un grande risultato già quest’anno in queste prove, o si dovrà aspettare ancora.
    A skating migliora decisamente , è indiscutibilmente il miglior azzurro, ma ancora non vale le prestazioni in classico. E anche per lui vale il discorso della discontinuità che accomuna alcuni atleti importanti negli sport invernali.
    Anche io vorrei vederlo titolare della sprint a coppie con Pellegrino, indifferentemente dalla tecnica.

    A margine un parere personale sul programma di mondiali e olimpiadi nello sci di fondo: vorrei togliessero la skiathlon per reintrodurre l’inseguimento come accadeva fino una decina d’anni fa circa, oppure la mass start da 15 km, visto che specialmente nei tour viene utilizzata regolarmente, a differenza della skiathlon mai presente nel calendario di quest’anno.

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