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Boxe, Manny Pacquiao infinito: Campione del Mondo WBA dei welter a 40 anni, Broner annichilito

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Un infinito, leggendario e mai domo Manny Pacquiao si è confermato Campione del Mondo WBA dei pesi welter: a 40 anni suonati, il filippino ha letteralmente dominato il match contro Adrien Broner e si è imposto ai punti con verdetto unanime (117-111, 116-112, 116-112). Alla MGM Arena di Las Vegas (USA) non c’è mai stata storia: il favorito asiatico ha stravinto sotto ogni punto di vista, è risultato nettamente superiore a livello tecnico, la sua proverbiale rapidità e dei dritti continui hanno fiaccato la resistenza del 29enne statunitense che non è mai stato in grado di contrastarlo.

C’era grande attesa nei confronti di Pac Man che era tornato sul ring la scorsa estate riuscendo subito a conquistare la cintura, oggi era chiamato al suo 70esimo incontro da professionista e non ha deluso le aspettative di tutti gli appassionati di boxe: da vera icona di questo sport, da monumento della nobile arte negli ultimi 20 anni, ha ribadito la sua infinita classe che permane nonostante il tempo passi. Il Senatore, già iridato in otto differenti categorie di peso (vinse il primo titolo nell’ormai lontano 1998 tra i mosca), si conferma padrone tra i 66,7 kg per la sigla WBA (era alla prima difesa dopo il trionfo su Matthysse) e il futuro può essere ancora tutto suo. All’orizzonte un nuovo match contro Floyd Mayweather dopo la battaglia del 2015? Manny si è dichiarato pronto proprio al termine di questo incontro, Money era presente tra il pubblico ma non ha replicato.

Adrien Broner, già Campione del Mondo in quattro categorie di peso ma reduce da un paio di stagioni sottotono, non è mai stato in partita: è risultato troppo remissivo, non ha mai portato dei colpi rilevanti, ha subito l’incedere dell’avversario e il suo stile troppo difensivo non lo ha premiato. The Problem ha polemizzato dopo il gong dichiarando che secondo lui meritava di vincere, ma si è preso una sonora bordata di fischi dai 17000 spettatori che hanno gremito la MGM Arena. Quello di questa sera era un vero e proprio crocevia per la carriera dello statunitense che ha fallito ancora una volta, ha perso un treno importante che difficilmente ripasserà.

Pacquiao, che oggi ritocca il suo record (61 vittorie, 7 sconfitte, 2 pareggi), prende subito il controllo del ring nei primi due round e li porta a casa con disinvoltura, Broner (33-4-1) fa subito capire che starà sulla difensiva e non si fa mai vedere in avanti. Terza, quarta e quinta ripresa sono relativamente equilibrate ma è sempre il filippino a farsi preferire perché porta dei colpi (anche se imprecisi) e brilla per lucidità e rapidità. Una svolta importante nell’incontro arrivo nel settimo round: destro micidiale di Manny che manda lo statunitense alle corde, il Campione in carica insiste con una bella combinazione destro-sinistro e l’americano va in crisi. La replica sul finire della nona ripresa: micidiale sinistro al mento di Pacquiao, Broner vacilla e va ancora alle corde. Qui si capisce definitivamente che Manny ha la vittoria in pugno, The Problem non fa davvero nulla per impensierirlo negli ultimi tre round e il trionfo con verdetto unanime è cosa fatta.

 

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Foto: Lapresse

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