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Sci di fondo, Tour de Ski 2019: le speranze e gli obiettivi degli italiani in ciascuna delle sette tappe. Federico Pellegrino e De Fabiani all’assalto

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Si avvicina il debutto dell’edizione 2019 del Tour de Ski, inserito all’interno del calendario della Coppa del Mondo di sci di fondo 2018-2019. Le speranze di far risultati di primo livello, per quanto riguarda i colori italiani, sono riposte in maniera pressoché totale su due nomi: Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani.

Pellegrino, in questa stagione, ha già colto un primo e un secondo posto nelle due sprint a tecnica libera in calendario. Siccome nelle due gare a lui favorevoli si scierà a tecnica libera, ecco che Dobbiaco e Val Mustair diventano automaticamente terreno di caccia per il ventottenne di Nus. Per lui, che un podio nel Tour de Ski l’ha sempre collezionato da sei annate, c’è l’occasione di fare doppietta, Johannes Klaebo ed altri permettendo. Naturalmente il valdaostano, dopo quelle due gare, potrebbe scegliere in tutta tranquillità di non terminare l’intero percorso delle sette tappe previste, anche per una ragione chiamata Mondiali di Seefeld.

Un po’ diverso il discorso, invece, per De Fabiani, che ha trovato la forma col passare delle gare e, più che sulle sprint, potrà contare su tutto il blocco delle gare distance: del resto, è l’uomo deputato a lottare per la classifica generale. Le sue recenti prestazioni inducono a pensare che, tra la 15 km (tecnica libera) di Dobbiaco, le mass start (tecnica classica) di Oberstdorf e Val di Fiemme e l’inseguimento (tecnica libera) di Oberstdorf, diversi buoni piazzamenti ci possano essere, anche al fine di arrivare alla 9 km in salita conclusiva, in Val di Fiemme, con l’obiettivo di andare oltre il nono posto del 2016. Non è facile, ma neppure impossibile.

Riassumendo: Pellegrino ha grandi possibilità nelle gare sprint, De Fabiani ha discrete chance di far punti in queste ultime e ancor più ne ha nelle varie 15 km disseminate per il Tour de Ski. Gli altri azzurri non sembrano poter ambire a risultati di primo livello, salvo sorprese (ci sarebbe Giandomenico Salvadori per le gare distance, ma lui guarda più avanti).

Nel settore femminile, invece, il ruolo di Pellegrino viene ricoperto dalla sua fidanzata, Greta Laurent: sarà lei la punta delle gare sprint, con possibilità di tentare qualche sorpresa dopo i buoni risultati della prima parte di stagione. Sarà interessante capire cosa farà Lucia Scardoni, che era partita molto bene a Ruka per poi rimanere in uno stato di quiescenza.

Per la classifica generale c’è invece Elisa Brocard. Non sarà certamente in lotta per la vittoria, ma la trentaquattrenne valdaostana ha dimostrato di essere in buona forma a Davos, conquistando un decimo posto che ha sorpreso in positivo anche i più ottimisti. Per lei l’obiettivo sarà di mettere fieno in cascina durante le 10 km che si terranno tra Dobbiaco, Oberstdorf e la Val di Fiemme.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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