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Sci alpino, Pagelle gigante Beaver Creek e superG Lake Louise: Luitz che sorpresa, Shiffrin fenomenale, Brignone sottotono

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Oggi si sono disputate il gigante maschile di Beaver Creek e il superG femminile di Lake Louise, tappe valide per la Coppa del Mondo 2018-2019 di sci alpino. Di seguito le pagelle degli atleti che si sono messi maggiormente in luce e degli azzurri di riferimento.

GIGANTE MASCHILE BEAVER CREEK:

STEFAN LUITZ 10: Si era fermato alla quarta porta della prima manche del gigante di Alta Badia della stagione passata. Il ginocchio faceva male e la diagnosi all’ospedale ad Innsbruck non lasciava scampo: rottura del crociato anteriore e stagione finita. Oggi, a Beaver Creek, nel primo gigante della nuova annata, era l’occasione del rientro. Sulla mitica Birds of Prey, il teutonico gestisce la neve del Colorado sciando con grande fluidità, accarezzando il fondo con classe e portandosi a casa il primo successo della carriera davanti ai mostri sacri. Una favola diventata realtà.

MARCEL HIRSCHER 7.5: Era già pronto a centrare la sua vittoria n.60 in Coppa del Mondo ma il numero di Luitz gli rovina la festa. Resta però la bontà di una prestazione in condizioni di pista molto complicate. Una seconda manche che è stata devastante per molti e che invece l’asso austriaco, anche grazie ad un numero da circo sul muro del Golden Eagle, ha saputo domare, conquistando il podio (il 125°). Fieno in cascina.

THOMAS TUMLER 9: Il 29enne svizzero è l’altro personaggio di questo gigante. Una seconda prova magistrale, ottenendo il miglior tempo di manche, e recuperando ben 18 posizioni. Certo, la pista rovinata dai passaggi lo ha avvantaggio ma l’elvetico ha saputo pennellare sul muro ed essere delicato sul pianetto. Una prova di grande qualità e un terzo posto significativo in Coppa del Mondo (la prima volta in carriera).

HENRIK KRISTOFFERSEN 5: Una quarta piazza che sa di sconfitta. Aveva in mente di battere Hirscher e di giocare un brutto scherzo al suo eterno rivale. Invece a rimetterci è stato proprio lui, con una semifinale sottotono nella quale la neve del Colorado è stata indigesta anche per lui.

RICCARDO TONETTI 7: Discreta la prova del 29enne nativo di Bolzano. Decimo al termine della prima manche fa il massimo nella seconda, giungendo ottavo su un terreno davvero complicato. Il suo stile, a volte, un po’ arretrato sul muro non lo sostiene nella continuità d’azione però il riscontro finale è degno di considerazione.

MANFRED MOELGG 5: Un vero peccato! Dopo il 5° posto della run1, sciando fluido come nei tempi migliori, Manfred ha sofferto le tante buche sul tracciato nella seconda manche. Le prese di spigolo sono state eccessive e lui ha pagato dazio, giungendo al traguardo con un distacco di 1″84 dalla vetta.

LUCA DE ALIPRANDINI 4.5: Il 34° posto al termine della prima manche ha il sapore della condanna. L’approccio dello sciatore nostrano sulla neve americana è errato: troppa aggressività e poca scorrevolezza. Gli sci del classe ’90 nativo di Cles non correvano e il risultato finale si commenta da sè. Su una pista dove il ghiaccio non c’era, De Aliprandini ha pagato dazio.

 

SUPERG LAKE LOUISE:

MIKAELA SHIFFRIN 9: L’americana ha scritto un’altra pagina di storia nello sci alpino. Con la vittoria del superG di Lake Louise è diventata  la settima donna di sempre capace di vincere in tutte le specialità di questo sport. La 23enne, che vanta ben 46 successi nel massimo circuito internazionale (quarta più titolata di tutti i tempi), ha messo il sigillo anche in questa prova che si aggiunge al suo palmares da urlo in cui figurano 1 discesa, 1 superG, 6 giganti, 34 slalom, 1 combinata, 3 paralleli. Una prestazione regale, pennellando nel tratto tecnico, tra Fishnet e Fallaway, e rifilando distacchi abissali a tutte. Un fenomeno.

RAGNHIL MOWINCKEL 7.5: La scandinava batte un colpo in superG e fa vedere che le sue possibilità non si limitano solo alle discipline tecniche, come già dimostrato nel corso dei Giochi Olimpici di PyeongChang. La Shiffrin era di un altro pianeta ma la piazza d’onore alle spalle di un extraterrestre non è così male.

VIKTORIA REBENSBURG 7.5: Il 42° podio in Coppa del Mondo è da sottolineare al pari di una prestazione consistente, specialmente nel tratto finale del tracciato

VALERIA GRENIER 8: Medagliata nei Mondiali juniores 2016, questo quinto posto a Lake Louise sa quasi si vittoria. Una sciatrice a cui il talento di certo non manca e che si farà, se darà continuità alla propria crescita in allenamento.

LARA GUT-BEHRAMI 5: Lei di supergiganti in carriera ne ha vinti 12, per cui non vedere la luce verde al termine della prova è sempre una delusione. L’elvetica non è perfetta nella parte alta e paga dazio, non riuscendo poi a recuperare il terreno perduto. L’ottavo posto finale sa di bocciatura sulla neve canadese.

FEDERICA BRIGNONE 5.5: Lo si sapeva. La pista di Lake Louise non era così gradita e il 12° posto finale lo conferma. Ad onor del vero la prestazione non era stata così malvagia ma in un contesto nel quale, Shiffrin a parte, tante atlete erano racchiuse in pochi decimi, la valutazione di buono o mediocre è distinguibile da una linea sottilissima. Di sicuro Federica avrà occasione di rifarsi.

NADIA FANCHINI 5: Il 16° posto non può di certo soddisfarla. I tratti di piano sono sempre altamente indigesti mentre sul tecnico è un piacere. L’azzurra deve lavorare tanto sulla scorrevolezza.

ELENA CURTONI 6: Non era facile tornare a gareggiare, dopo un periodo di stop, su una pista così complicata. La 13esima piazza, date le circostanze, è sufficiente.

NICOL DELAGO/FRANCESCA MARSAGLIA 5: Sul Fishnet fanno una gran fatica, perdendo di fatto troppo tempo in curva e non potendo recuperare sul piano. Prestazioni non positive anche se per la Delago resta l’ottima prova in discesa.

 

 

 

 





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Foto: Goran Jakus / Shutterstock.com

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