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Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: Paltrinieri vs Romanchuk, l’ucraino fa paura nei 1500 sl ma l’azzurro vuol sorprendere

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Preoccupazione e un filo di delusione: sono questi i sentimenti che si provano dopo aver assistito alle batterie dei 1500 stile libero uomini dei Mondiali 2018 in vasca corta ad Hangzhou (Cina). Gregorio Paltrinieri, campione del mondo e olimpico della distanza nella piscina da 50 metri, è parso poco brillante ed è stato preceduto nella propria heat dall’ucraino Mykhailo Romanchuk (14’21″50) e dal francese Damien Joly (14’28″25). Una prestazione sottotono per Greg (14’28″97, quarto crono nell’overall), perdendo progressivamente terreno dal suo rivale principale e potendo fare poco anche sul rientro del transalpino. Vista in questa chiave i giochi per il successo sembrano già fatti.

Sì perché Romanchuk nel suo incedere “regale” in acqua ha dato prova di essere in grande condizione e nello stesso tempo in controllo. In altre parole non sembra proprio che l’atleta dell’Est abbia tirato alla morte per ottenere il proprio riscontro. Tuttavia, ad alimentare le speranze nostrane sono le impressioni di Greg al termine della sua prova in Cina: “Le sensazioni sono abbastanza buone, il tempo è buono per le batterie. Forse ho forzato un po’ il passaggio. Ho visto la batteria di prima con tre sotto ai 14″30 quindi non volevo rischiare. Romanchuck ha già lanciato la sfida con un gran tempo che io non nuoto da tre anni. Domani però sarà un’altra gara. Questa prestazione però è incoraggiante perché se ci penso, sia a Copenaghen che a Windsor non avevo nuotato questo crono. Per adesso va bene così, il tempo degli Assoluti  però l’ho fatto tirando a bomba. Adesso non so se l’ucraino ha dato tutto, però le mie sensazioni sono buone e domani ci proverò” (fonte: Fin). Un Paltrinieri, dunque, in controllo che ha un po’ giocato?

Lo scopriremo domani quando non si potrà bluffare e chi ne avrà davvero vincerà. Il carpigiano è consapevole della forza dell’ucraino ma nello stesso tempo sa che dovrà attaccare per condurre le danze dal primo metro e non consentire al suo avversario di impostare il ritmo. Un proposito ambizioso e non facile da attuare al cospetto di un nuotatore del genere. Tuttavia, l’azzurro ci proverà per dare una risposta a se stesso e agli altri che può essere competitivo ancora e battersi fino in fondo per il successo.

In un contesto di gara del genere difficile prevedere gli inserimenti di altri. Il norvegese Henrik Christiansen (terzo tempo delle heat in 14’28″90) non sembra avere il passo per contrastare i due citati e lo stesso dicasi per Joly. Pertanto si prospetta un nuovo duello e a noi non resterà che godere dello spettacolo.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: shutterstock.com

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