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Nuoto, Mondiali 2018: Gregorio Paltrinieri lotta come un leone ed è argento nei 1500 sl. Romanchuk lo beffa nell’ultima vasca

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Che finale! 1500 stile libero di grande tensione quelli vissuti nella vasca corta di Hangzhou (Cina), sede dei Mondiali 2018 di nuoto. C’era attesa per i colori azzurri e per Gregorio Paltrinieri e il suo confronto con l’ucraino Mykhailo Romanchuk. L’azzurro andava a caccia di una rivincita dopo aver subito delle sconfitte nel “suo regno” dal classe ’96 dell’Est.

Ebbene, abbiamo assistito ad una gara incredibile dove entrambi hanno saputo tirar fuori una prestazione magnifica, giocando le proprie carte fino in fondo. Il successo è andato all’ucraino con il crono di 14’09″14 precedendo di pochi decimi un Greg (14’09″87) mai domo che ha cercato quello che gli riesce meglio, ovvero una gara all’attacco fin dai primi 50 metri.

Scandendo un ritmo da record del mondo, l’azzurro ha voluto far saltare il banco immediatamente, passando ai 400 metri in 3’43″01 e agli 800 metri in 7’30″31. Crono fantascientifici che Romanchuk è riuscito a gestire, mantenendo sempre il distacco a 1″5 circa.

Dai 1000 metri, inesorabilmente, l’andatura del carpigiano ha iniziato a calare favorendo il rivale che, bracciata dopo bracciata, si è fatto sempre più vicino. Paltrinieri ha provato a tenere botta arrivando comunque davanti ai 1450 metri e cedendo solo nell’ultima vasca allo spunto veloce dell’avversario che così si è portato a casa un titolo iridato significativo. Onore comunque a Greg che ha lottato fino in fondo, nuotando su tempi di eccellente valore.

Alle spalle dei grandi duellanti si è classificato il norvegese Henrik Christiansen (14’19″39) mai in gara per qualcosa di meglio del bronzo ma autore di una prova ottima dopo l’argento dei 400 sl in Cina.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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