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Formula 1

F1, il 29 dicembre 2013 l’incidente di Michael Schumacher. Tutte le voci e le novità: come sta il Kaiser?

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5 lunghi anni sono passati da quel maledetto incidente sulle nevi di Méribel (Francia). Da quella giornata è iniziato il calvario del (forse) più grande pilota di tutti tempi della Formula Uno: Michael Schumacher. Il tedesco e la sua famiglia hanno dovuto affrontare un lungo percorso di sofferenza, lastricato di difficoltà, cercando di proteggersi dalla curiosità morbosa dei tifosi ed erigendo un muro di silenzio, filtrando praticamente tutte le informazioni sugli sviluppi e sulle cure che il 7 volte campione del mondo sta avendo da medici specializzati.

Le uniche concessioni che sono state fatte al pubblico risalgono, ormai, a quattro anni e mezzo fa. Il teutonico è uscito dal coma nel giugno del 2014, per essere trasferito dalla ospedale di Grenoble (dove era ricoverato sin dalle prime ore del suo dramma) alla sua residenza svizzera di Losanna dove ha preso il via una lunga fase di riabilitazione e recupero. In questo 2018 un quotidiano spagnolo aveva rivelato che il campione tedesco avrebbe continuato la sua lunga degenza in Spagna, nell’isola di Maiorca, più precisamente nella località di Andratx, dove la moglie ha acquistato una grande proprietà dal valore di ben 30 milioni di euro, che in precedenza apparteneva al presidente del Real Madrid Florentino Perez. Una notizia, però, smentita poco dopo.

A rilanciare l’attenzione su Schumacher ci ha poi pensato il noto tabloid britannico Daily Mail, circa 10 giorni fa, secondo il quale l’ex pilota di Benetton, Ferrari e di Mercedes non sarebbe più costretto a letto e non avrebbe più bisogno di un respiratore per rimanere in vita. Una rivelazione, secondo alcuni organi di stampa, non così sensazionale perché i particolari effettivi sulle condizioni non si conoscono anche se le dichiarazioni del presidente della FIA Jean Todt, rilasciate ad Auto Bild Motorsport ad inizio dicembre, hanno portato ad una ventata di ottimismo: “Ho visto il GP del Brasile in Svizzera in compagnia di Michael Schumacher”. Pertanto il teutonico sarebbe cosciente e in grado di seguire una corsa?

Di sicuro, Schumacher non si lascerà andare e lotterà come quando era in pista. Ne è convinta Corinna Betsch (sua moglie) che in passato decise di scrivere una lettera a Sascha Herchenbach, musicista tedesco che compose la canzone Born to Fight in onore dell’ex pilota nel 2014: “Michael è un combattente e non si arrenderà, grazie per il suo regalo e la sua vicinanza in questo momento difficile“, un breve stralcio del messaggio, reso noto solo nel mese di novembre di quest’anno.

Non resta dunque che aspettare e ricordare il campione tedesco anche attraverso una App che la Keep Fighting Foundation ha deciso di promuovere per il 50° compleanno del teutonico (il prossimo 3 gennaio). Si tratta di una sorta di museo virtuale a rappresentare il percorso di vita e sportivo del racing driver nativo di Hürth. Un regalo per i tifosi e per lui stesso, riportando così alla mente gesta leggendarie che hanno sancito un’epoca. E rimanendo in tema di cadeau, è bello pensare che quanto facendo suo figlio Mick, vincitore quest’anno nel Campionato Europeo di F3 e prossimo l’anno venturo a correre in F2 con il Team Prema, sia in onore del suo più celebre genitore.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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