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Ciclismo, Fabio Aru: “Mi rimetto in gioco. Tour de France più adatto a me, ma il Giro… Debutterò a Maiorca”

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La UAE Emirates sta svolgendo il ritiro pre-stagionale a Tarragona (Spagna), Fabio Aru sta scaldando la gamba in visto di un’annata importante per la sua carriera: il Cavaliere dei Quattro Mori deve riscattare un 2018 da incubo e spera in un pronto rilancio, il sardo possiede il talento per emergere e vuole assolutamente lasciarsi alle spalle dodici mesi particolarmente difficili. Il 28enne ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RaiSport: “C’è sempre qualcosa da imparare in tutti le situazioni, per uscire maturi e più forti di prima. Riparto dalla voglia di mettermi in gioco come sempre, ho voglia di fare bene, di correre, di andare in bici, di fare quello che mi piace. Io vado in bici perché mi piace, è una passione che è diventata lavoro: come tutti i lavori ha la sua parte difficile ma è bello perché mi piace e per la gente che mi segue“.


Fabio Aru ha svelato parte del suo programma di corse: “Debutterò a Maiorca a fine gennaio, poi farò l’Algarve e il Giro di Catalogna. Per quanto riguarda i Grandi Giri, abbiamo effettuato dei test durante questo ritiro e abbiamo bisogno ancora di qualche giorno per valutare il tutto e decidere quale sarà la scelta migliore per me. Il percorso del Tour de France si adatta di più alle mie caratteristiche, ma il Giro è ovviamente il Giro“. Il capitano della UAE Emirates sembra dunque essere indirizzato sulla Grande Boucle ma l’ipotesi di vederlo al via in entrambi gli appuntamenti non è impossibile, proprio come farà Vincenzo Nibali.

Spesso il Cavaliere dei Quattro Mori viene criticato da alcuni detrattori che ritengono il suo stipendio troppo elevato considerando i risultati ottenuti: “Sono arrivato a certi livelli con tanto lavoro e me lo sono meritato. Io comunque sono il primo a volere fare bene per me, per la mia squadra, per la mia famiglia“. Nel 2017 Aru indossò la maglia gialla: “Non mi soffermo mai sul passato perché si va avanti ma talvolta è importante non dimenticare quanto si è fatto, ci sarà tutto il tempo e lo spazio per dimostrare quello che sono“.

 

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Foto: Valerio Origo

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