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Atletica, Filippo Tortu: “Ai Mondiali farò 100 e 200, voglio correre tante volte sotto i 10 secondi!”

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Filippo Tortu è reduce da una bella stagione con lo storico 9.99 corso sui 100 metri (primo italiano capace di scendere sotto la fatidica barriera dei 10 secondi) anche se c’è un po’ di amaro in bocca per non essere riuscito a salire sul podio agli Europei. Oggi il 20enne si trova a Montecarlo dove questa sera verranno consegnati gli IAAF Awards, i premi della Federazione Internazionale di Atletica Leggera, ma lo sguardo è già proiettato al 2019 come ha dichiarato in un’intervista concessa al Corriere dello Sport: “Mi allenerò anche a San Silvestro e a Capodanno, ma il Natale è sacro. So bene che per diventare campione bisogna lavorare ogni santo giorno“.


I desideri sono ben chiari: “Correre i 100 sotto i 10” più volte possibile e fare il personale sui 200, il 20.34 corso al Golden Gala 2017. Il brianzolo ha parlato anche dei problemi di assetto in curva: “Con papà siamo stati a Nizza da Jean Benoit Morin, biomeccanico dello sprint: stiamo correggendo la meccanica di corsa in curva visto che la gamba destra è più forte della sinistra, quindi va riequilibrato l’assetto“. Già definite le tappe per il 2019: “Partirò dai 60 indoor, il 1° febbraio a Berlino. Poi Mondiali di staffette a Yokohama (11-12 maggio), quindi Savona e Roma. Correrò i 200 al Golden Gala e poi in Diamond League, alternandoli ai 100. Ai Mondiali farò 100 e 200“.

Il velocista si sofferma anche sui paragoni con Berruti e Mennea:Sono modelli unici, con caratteristiche diverse. Cerco di prendere il meglio da entrambi ma mi sento più vicino a Livio per carattere e leggerezza. Di Pietro ammiro l’ostinazione. Tutti e due hanno saputo coniugare studio e sport“. Già individuati gli avversari: “Britannici e americani: Hughes e Prescod da una parte, Coleman e Lyles dall’altra. Sono i più veloci: stavolta arriverò vicino“.

 





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Foto: Alfaguarilla / Shutterstock.com

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