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Rugby, Italia-Nuova Zelanda: mission impossibile per gli azzurri. Le chiavi tattiche per provare a dare fastidio agli All Blacks

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Va a concludersi il periodo dei Test Match di novembre per quanto riguarda la Nazionale italiana di rugby. La brutta imbarcata con l’Irlanda, a Chicago, con una formazione sperimentale, il successo convincente con la Georgia che ha dato grandi stimoli verso il 2019, la sconfitta con un po’ di amaro in bocca di Padova con l’Australia. L’ultimo appuntamento sarà di quelli spettacolari: tornano in Italia e arrivano allo Stadio Olimpico di Roma i campioni del mondo e i numero uno del ranking mondiale, gli All Blacks.

Contro la Nuova Zelanda i precedenti, ovviamente, non sono assolutamente positivi. Tredici scontri e tredici sconfitte, tutte abbastanza nette: l’obiettivo può essere quello di diminuire lo scarto, visto che di possibilità di vittoria non sembrano essercene. Gli All Blacks sono reduci dalla brutta sconfitta con l’Irlanda, la seconda dell’anno dopo quella arrivata con il Sudafrica nel The Rugby Championship: proprio lo stato di forma non eccezionale dei neozelandesi potrebbe essere un punto a favore per la banda di Conor O’Shea.

Difficile individuare infatti un piano tattico da portare all’Olimpico per provare a mettere in difficoltà gli All Blacks, superiori sotto ogni punto di vista rispetto a Ghiraldini e compagni, che arrivano a quest’ultimo appuntamento anche con le energie piuttosto risicate (tanti dei giocatori che verranno proposti da O’Shea avranno nella gambe davvero tanti minuti in questo novembre faticosissimo). Da sfruttare ovviamente il pubblico a favore, che a Roma darà spettacolo: partire forte, per magari trovare qualche punto e restare in partita fino alla fine del primo tempo potrebbe essere un modo giusto di interpretare l’incontro. 

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: luigi mariani livephotosport

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