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Ciclismo

Vuelta a España 2018, Vincenzo Nibali: “Cerco di sdrammatizzare, ma la situazione è molto difficile. Però miglioro giorno dopo giorno”

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Vincenzo Nibali è stato il protagonista senza se e senza ma della diciassettesima tappa della Vuelta a España 2018, 157 km da Getxo a Balcón de BizkaiaI giorni passano e la condizione sembra migliorare sempre di più. La caduta al Tour de France è ancora nella mente, forse anche un po’ nel corpo, ma non c’è spazio per pensare: si deve puntare tutto sull’appuntamento dell’anno, i Mondiali di Innsbruck. 

Ci ha provato anche ieri il corridore siciliano che, non appena la corsa si infiamma, è in prima linea per avere risposte dal proprio fisico anche se la vittoria di tappa in questa Vuelta non è arrivata: “Vado ogni giorno meglio, però mi manca ancora un po’ per poter vincere. Ma questa è la strada giusta“, rivela Nibali, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Una tappa molto impegnativa quella di ieri, sulle salite basche a “spaccare le gambe” dei ciclisti protagonisti della gara spagnola, accompagnati dalla solita calorosa folla sulle strade: “Mi sono sentito completamente stordito e cercavo di stare al centro strada per evitare rischi. Nonostante lo sforzo della cronometro, avevo buone gambe. Andare in fuga non era facile, la prima ora è andata via velocissima nonostante ci fosse subito una salita. Alla fine è una buona giornata per il morale. Credetemi, ho esperienza e cerco di sdrammatizzare però la mia situazione non è semplice. Anzi, è molto difficile. Giorno per giorno, sto migliorando ma ci sto mettendo tanta ma tanta pazienza. Sto faticando molto per ritrovare il mio colpo di pedale“.

Ovviamente il pensiero al Mondiale c’è, come detto, e l’atleta italiano fa un pensiero in prospettiva: “De Marchi va veramente forte. Pellizzotti pure, perché ha fatto uno “sforzone” per rientrare. Io non ho tantissimo tempo ma son convinto che la settimana dopo la Vuelta sarà utilissima per recuperare e capire le mie reali possibilità. I dubbi? Qualcuno su di me ne ho, ma sono sicuro che sarà una grande Nazionale. Abbiamo corridori per interpretare la corsa in qualsiasi modo e persino stravolgerla. Possiamo fare un Mondiale duro e complicato”.

E poi un pensiero sulla brutta caduta di Fabio Aru: “Ho visto quello che è successo e mi spiace molto. Non è un anno fortunato per lui. Bisogna stargli vicino“.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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